Anima Marradi © N. c.
A un anno dall’introduzione del nuovo sistema di raccolta rifiuti nel Comune di Marradi, promosso dall’amministrazione Triberti, il bilancio tracciato da Anima Marradi è fortemente critico. La riorganizzazione, affidata alla gestione di Hera, ha sollevato numerose perplessità già in fase progettuale, ritenuta inadeguata, tecnologicamente arretrata e non rispondente alle caratteristiche territoriali locali.
Secondo Anima Marradi, l’amministrazione comunale si sarebbe dimostrata inefficace nel proporre o imporre modifiche correttive al gestore del servizio, mancando anche nella tempestiva adozione di strumenti essenziali per il contrasto all’inciviltà, come le fototrappole. Le richieste avanzate fin dallo scorso luglio, così come le proposte di intervento presentate nei mesi successivi, sarebbero rimaste senza risposta concreta.
Nonostante l’incremento della percentuale di raccolta differenziata, l’iniziativa ha generato una serie di problematiche di rilievo. Tra le più evidenti, il degrado del decoro urbano, l’aumento dei punti critici di abbandono dei rifiuti sia nel centro storico che nelle aree periferiche, e un impatto economico che non si è tradotto in un alleggerimento delle tariffe per i cittadini. Alcuni luoghi si sono trasformati in discariche a cielo aperto, con conseguenze evidenti per l’igiene pubblica e per l’immagine del paese.
Dal punto di vista economico, la promessa di una riduzione delle tariffe a seguito dell’aumento della differenziata non si è realizzata per la cittadinanza. Le lievi riduzioni previste per le imprese – pari al 4-5% – sarebbero state ottenute attingendo risorse dal bilancio comunale, con conseguente riduzione della disponibilità per altri servizi pubblici essenziali.
Alla luce di questa situazione, Anima Marradi annuncia la presentazione, nel prossimo Consiglio Comunale, di una mozione a firma del capogruppo Rudi Frassineti per l’uscita del Comune dalla convenzione con Hera, seguendo l’esempio di altri enti locali che hanno optato per una gestione autonoma del servizio.
Il gruppo chiede un gesto di responsabilità politica e di coraggio amministrativo, affinché si possa intraprendere un percorso nuovo, più efficace e rispettoso delle esigenze del territorio e dei cittadini. Il timore, tuttavia, è che – a causa delle imminenti elezioni regionali – prevalgano ancora una volta immobilismo e prudenza politica.


