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Riunione dei Sindaci sullo Scudo verde. Cioni, CNA: finalmente è stato recepito quanto richiediamo da tempo

Soddisfatti per il coinvolgimento di tutti i Comuni. Questione Euro 5: si usi lo stesso buon senso. Necessari incentivi statali per la sostituzione dei mezzi.

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Giacomo Cioni Giacomo Cioni © ufficio stampa
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Dopo l'incontro dei sindaci metropolitani sul tema arriva il commento di Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana sulla riunione dei sindaci dell’area metropolitana in merito all’introduzione del cosiddetto Scudo Verde.

“Siamo molto contenti dell’esito della riunione dei Sindaci in merito allo Scudo verde che accoglie quanto richiediamo da tempo: la necessità di predisporre in anticipo tutte le opere ed i servizi accessori strettamente necessari ad un suo utile funzionamento, come parcheggi scambiatori adeguati, colonnine di ricarica ben distribuite e di vario tipo, un trasporto pubblico come si deve e non inquinante, l’assenza di pedaggi in ingresso. Soprattutto siamo soddisfatti del metodo inaugurato che vede il coinvolgimento di tutti i comuni della Città Metropolitana perché, come ripetiamo dallo scorso anno, la misura (e il problema dell’impatto ecologico che intende risolvere) non riguarda solo Firenze, ma tutta l’area, tutti i cittadini che la abitano e tutte le amministrazioni che la guidano. Un tema, quello ecologico, che ha bisogno di un’accelerata nell’esser recepito, compreso e accettato da tutti noi: a partire da oggi, non dal 2025. In ciò sarà utile procedere non solo con le opere e i servizi cui mi riferivo prima, ma anche approntando, fin da ora, una politica di prezzi adeguati tanto per i parcheggi, quanto per il trasporto pubblico, in particolar modo quello ferroviario eccessivamente oneroso. Chiediamo che lo stesso buon senso sia impiegato anche in una celere soluzione della questione Euro 5, per la quale urge che siano messi in campo, in tempo zero, incentivi per la sostituzione dei mezzi: non crediamo in quelli regionali perché i fondi a disposizione sono troppo esigui rispetto al parco di automezzi da sostituire. Occorrono invece fondi dal Governo centrale che tengano necessariamente conto dell’aumento dei tassi d’interesse, visto che acquistare oggi è molto più oneroso rispetto anche solo ad un anno fa”.

 

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