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“Signa mia, per piccina che tu sia tu mi sembri una Badia” presentato il calendario del paese

26esima edizione del calendario del Comune di Signa realizzato in collaborazione con l’associazione Scambi Internazionali.

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La presentazione del calendario La presentazione del calendario © comune di Signa
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Presentato in sala del camino a villa Alberti la 26esima edizione del calendario del Comune di Signa realizzato in collaborazione con l’associazione Scambi Internazionali.

Presenti questa mattina il sindaco Giampiero Fossi, il presidente dell’associazione Scambi Internazionali di Signa Maurizio Catolfi, Elisabetta Cavalieri della tipografia Nova Arti Grafiche.

“Un’iniziativa che rinnoviamo con entusiasmo ogni anno – dichiara il sindaco Giampiero Fossi – A partire dagli anni Novanta, si sono succeduti calendari che hanno mostrato aspetti sempre diversi e interessanti del nostro territorio. Il primo calendario del 1996 fu realizzato con gli scatti in bianco e nero di Giovanni Giovagnoli. A seguire, tante altre pubblicazioni che hanno visto la collaborazione di fotografi importanti quali Donato Carone o Piombino, ad esempio, fino ad arrivare agli scatti di oggi ad opera di Francesco Catolfi. Un calendario, realizzato grazie alla collaborazione dell’associazione Scambi Internazionali, che mostra caratteristiche prettamente locali, quasi come un almanacco, con riferimenti alle nostre tradizioni e a quelle delle città gemellate con Signa.

Un’iniziativa di pluriennale continuità, dimostrazione di una scelta oculata e di successo, inserita ormai fra le tradizioni più sentite dalla nostra comunità”.

“Ogni anno scelgo personalmente il titolo del calendario – dice Maurizio Catolfi – Quest’anno mi sono ispirato ad una poesia di Elda Bossi, scrittrice per l’infanzia scomparsa nel ’96 all’età di 95 anni, la cui filastrocca “Casa mia” fa riferimento alla sensazione di calore e di appartenenza data dalla propria casa. Credo che questo sentimento si possa trasporre anche sulla città in cui si abita, amando Signa per i suoi pregi, i suoi lati meno conosciuti e anche per i suoi difetti.  E’ una pubblicazione che rappresenta lo spirito di appartenenza ad una città, un sentimento identitario che abbraccia la gran parte dei signesi”.

“Si tratta di una vera e propria pubblicazione con codice ISBN – conclude Elisabetta Cavalieri – Un prodotto che ogni anno siamo lieti di pubblicare e stampare perché conosciamo il valore che ha per la nostra comunità. I cittadini di Signa sono lieti di appendere ogni anno questo calendario alle pareti di casa: è una pubblicazione che rende tutti noi orgogliosi, unisce la comunità, e ci permette anche di scoprire angoli inediti o meno conosciuti della nostra città”.
 

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