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Simone Verde: Il Nuovo Direttore delle Gallerie degli Uffizi

La sua formazione comprende una laurea in filosofia teoretica a Roma, un master in filosofia antica a Parigi...

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Simone Verde - fotografato da Giovanni Hänninen Simone Verde - fotografato da Giovanni Hänninen © Tommaso Galligani, Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi
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Simone Verde, nato nel 1975, assume la direzione delle Gallerie degli Uffizi, portando con sé una vasta esperienza maturata nel campo culturale. Precedentemente direttore del Complesso Monumentale della Pilotta, ha condotto con successo il restauro totale e il riallestimento della struttura.

Il nuovo incarico rappresenta il culmine di una carriera internazionale per Verde. La sua esperienza include il ruolo di Responsabile Ricerca Scientifica e Pubblicazioni presso il Louvre di Abu Dhabi/Afm. La sua attività si è estesa alla cooperazione in paesi non occidentali, sottolineando il potere della cultura come strumento di promozione della democrazia. Ha contribuito significativamente come membro del comitato scientifico dell'Ermitage in Italia e ha fornito expertise a musei stranieri, tra cui quelli di Riyadh, capitale dell'Arabia Saudita. Nel 2013, è stato coinvolto nella redazione del documento del Louvre per la riforma dell'Unesco, commissionato dalla Presidenza della Repubblica francese.

La sua formazione comprende una laurea in filosofia teoretica a Roma, un master in filosofia antica a Parigi, un diploma in storia dell'arte all'École du Louvre e un dottorato in antropologia dei beni culturali presso l'EHESS di Parigi. Verde è un prolifico storico dell'arte e antropologo culturale, noto per aver curato e scritto cataloghi e mostre, inclusa l'enciclopedica "I Farnese: arte, architettura, potere" del 2021. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse emittenti televisive francesi e con la radio France Culture come produttore e corrispondente. Ha tradotto opere dal francese per editori come Adelphi e Sellerio e ha lavorato come editor per numerose case editrici italiane. Tra i suoi volumi più noti ci sono "Cultura senza Capitale," vincitore del Premio Pisa 2013, "Le belle arti e i selvaggi" (2017), "Voltare Pagina" (2022), e "La scuola del mondo" (2023).

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