Lutto © NN
“Con profondo dolore ho appreso della scomparsa di Gianni Guido Rosetti, una figura esemplare di impegno civile e umano. Fu uno degli “Angeli del fango”, quegli straordinari giovani che, nel tragico novembre del 1966, si misero al servizio della città di Firenze colpita dall’alluvione, portando soccorso, speranza e solidarietà”.
Così si esprime il sindaco di Signa Giampiero Fossi appresa ieri la notizia della scomparsa di Gianni Guido Rosetti.
Dopo un’infanzia e un’adolescenza difficile trascorsa a Torino, Rosetti fu tra i pochissimi Angeli del Fango a rimanere a vivere a Firenze dopo la tragica esperienza dell’alluvione, prima ospite in casa Bargellini, poi a palazzo Pucci, per poi trasferirsi a vivere a Mosciano dal delegato fiorentino della Diocesi di Firenze per l’arte sacra.
Arrivato a Signa, dopo una lunga esperienza che lo vide dedicarsi al primo censimento del patrimonio e degli apparati sacri delle chiese della Diocesi, trasferito a vivere a Signa, fu tra i fondatori dell’Associazione Museo della Paglia e dell’intreccio Domenico Michelacci, donando poi, negli anni, un’importante quantità di manufatti che hanno arricchito e impreziosito la collezione del Museo civico della Paglia.
“Dopo l’esperienza straordinaria trascorsa a Firenze, Gianni Guido Rosetti scelse Signa come sua casa - ha continuato il sindaco Fossi - e qui da noi ha continuato a dimostrare il suo spirito generoso, sostenendo con passione il nostro Museo della Paglia, diventando parte attiva della nostra comunità e lasciando un segno concreto di dedizione e amore per la cultura e per il territorio signese. A nome mio personale, dell'Amministrazione comunale e dell'intera cittadinanza, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti cari. La memoria del suo esempio continuerà sicuramente a vivere nella nostra comunità”.


