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Sorgerà a Sant'Orsola un museo per ricordare gli esuli giuliano-dalmati accolti a Firenze

Nel luogo della memoria sarà posta anche una targa.

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Un momento di vita dei profughi istriani dentro Sant'Orsola Un momento di vita dei profughi istriani dentro Sant'Orsola © Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
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Durante la cerimonia istituzionale del comune di Firenze in occasione del Giorno del Ricordo 2023, la Professoressa Daniela Velli (Presidente del Comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nel suo intervento chiedeva al Consiglio Comunale di effettuare un atto di indirizzo affinché venisse valorizzato l’ex Centro Raccolta Profughi di Sant’Orsola.
"Io oggi intervengo – ha detto in tale circostanza – a nome di coloro che sono transitati da Sant’Orsola, in via Guelfa, proprio qui a Firenze. Furono 580 i giuliano-dalmati che trovarono accoglienza dopo l’esodo a Sant’Orsola, ex convento ed ex manifattura tabacchi, che operò come Centro di Raccolta Profughi dal 1945 al 1955.
Mi piacerebbe che il Sindaco, i gruppi politici o chi ne ha titolo, presentasse un atto di indirizzo al Consiglio della Città Metropolitana di Firenze al fine di ripristinare la targa il cui testo, approvato all’unanimità dallo stesso Consiglio nel 2019, così recitava: 
“Siamo esuli fiumani, istriani e dalmati attraverso confini di odio e di morte. Siamo case strappate, uomini donne e bambini costretti a diventare stranieri. Ora siamo libertà ritrovata che ricorda che siamo stati e sempre saremo italiani”»

Daniela Velli, che è pure Consigliere nazionale dell’Anvgd, aggiungeva: «Vorrei che all’interno di Sant’Orsola potesse essere inaugurata un’aula e che venisse intitolata agli esuli istriani, fiumani e dalmati: un’aula dove poter raccogliere documenti, testi, ricordi, oggetti che possano raccontare la storia.
La storia di chi ha vissuto il dramma dell’esodo e si è sentito straniero in patria, di chi ha lasciato la propria casa con vista mare per ritrovarsi a vivere in un box con separé costruiti con coperte, con assi di legno o con cartoni. Dobbiamo raccontare la storia di chi ha il diritto di non essere dimenticato!»

Il voto del consiglio comunale fiorentino ha recepito queste richieste facendole proprie ed impegnando l’amministrazione a farsene carico presso la Città Metropolitana: «Sono davvero contenta – commenta la professoressa Velli – per quanto abbiamo ottenuto: la targa commemorativa è già prevista all’interno della riqualificazione di Sant’Orsola, adesso bisognerà predisporre uno spazio idoneo a collocarvi il museo degli esuli fiumani, giuliani e dalmati».

Esprime tutta la sua soddisfazione pure il Presidente nazionale dell’Anvgd, Cav. Renzo Codarin: «Il Comitato di Firenze si è ricostituito un anno fa, si è subito rapportato in maniera costruttiva con le istituzioni e abbiamo già ottenuto questo significativo risultato, che rappresenta un atto di doveroso omaggio nei confronti dei nostri padri e delle sofferenze che hanno sopportato nei campi profughi per amor di Patria e di libertà» 

 

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