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Testimoni di Geova, diritti umani violati in Russia. La preoccupazione della comunità fiorentina

La comunità russa toscana preoccupata per quello che devono subire da 4 anni in patria i loro cari.

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Polizia irrompe durante una riunione Polizia irrompe durante una riunione © ufficio stampa
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Esistono vicende che rimangono sotto traccia. Sarà perchè hanno poco appeal sulla stampa per chissà quali alchimie della comunicazione ma di fatto fra le vicende di cui non si parla c'è sicuramente la brutta aeria che tira nella Russia di Putin per i Testimoni di Geova.

C'è molta preoccupazione fra gli oltre 3000 russi residenti in Toscana per quello che stanno subendo i Testimoni di Geova in Russi a da oltre 4 anni.
E' una di loro, Viktoria, sposata a Firenze, e proveniente dalla città russa di Stravopol a squarciare il muro del silenzio dichiarando che:
“ Mia madre ha 58 anni, e vive da sola in Russia. Dal momento in cui i testimoni di Geova sono stati accusati di estremismo, vivo con la constante paura che possa accaderle ciò che è successo a centinaia di nostri compagni di fede. Questa situazione priva della libertà religiosa e dei principali diritti umani.
Come accadeva sotto il regime sovietico, i miei cari fanno i conti con la paura continua di essere incolpati di estremismo e di essere privati delle loro case, beni e lavoro.
Un amico d’infanzia ha subito l’arresto, ha scontato più di 8 mesi in carcere, più 4 ai domiciliari. Ancora oggi, una serie di divieti imposti, non gli permettono di usufruire della libertà e del pieno godimento dei diritti umani. Tutto questo è motivo di tanta ansia e preoccupazione.”


Le persecuzioni contro i Testimoni di Geova in Russia è stata inclusa da UN Watch fra i "Top 10 Human Rights Abusers” (i 10 massimi violatori dei diritti umani) e riporta numeri davvero importanti al 31 dicembre 2020 su ciò che succede fra Russia e Crimea.

188 azioni penali, che coinvolgono 147 fedeli, sono state intraprese nel 2020 (spesso ogni procedimento penale ha due o più imputati e alcuni fedeli vengono perseguiti in più di un procedimento). Dal 2017, 428 testimoni di Geova sono stati incriminati in 60 regioni, territori, ecc. . 39 persone, tra uomini e donne, sono state condannate nel 2020 in base all’articolo 282.2 del Codice Penale della Federazione Russa (più del doppio rispetto alle 18 condanne comminate nel 2019),
72 persone sono state incarcerate temporaneamente o in seguito alle condanne ricevute; 44 sono ancora dietro le sbarre (35 si trovano sotto custodia cautelare in strutture dedicate e 9 si trovano in carcere).
477 abitazioni di testimoni di Geova hanno subìto irruzioni nel 2020 (per un totale di 1.274 da quando, nel 2017, il verdetto della Corte Suprema ha liquidato gli enti legali dei Testimoni)

Christian Di Blasio, portavoce dei Testimoni di Geova in Italia, ha commentato: “è scioccante constatare come, anche nel 2020, le autorità russe abbiano perseguitato – e, in molti casi, picchiato selvaggiamente – diversi pacifici testimoni di Geova colpevoli solo di professare, in casa propria, una religione ritenuta ‘sbagliata’.

Oltre 70 Testimoni sono stati imprigionati. Molte autorità e media russi stanno facendo credere all’opinione pubblica che il verdetto della Corte Suprema del 2017 che ha liquidato gli enti legali dei Testimoni autorizzi anche a perseguitare i singoli fedeli. In questo modo la Russia si sta prendendo gioco sia della legislazione internazionale sui diritti umani sia della propria Costituzione, la quale tutela la libertà religiosa. Tutti i principali organismi internazionali che si occupano di diritti umani stanno protestando contro questi continui abusi, che, come ha sottolineato l’USCIRF, sono spesso frutto della ‘logica perversa della propaganda [dei gruppi] anti-sette’, molto attivi in vari paesi inclusa l'Italia. Si spera che nel 2021 ai Testimoni di Geova sia nuovamente permesso di svolgere liberamente le proprie attività religiose in Russia così come avviene in oltre 200 altri paesi in tutto il mondo”.
 

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