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Maestri dell’artigianato artistico in piazza a Firenze per sopravvivere

Con CNA per richiedere attenzione e sostegno economico. Un settore variegato che conta 5mila imprese a Firenze e 20mila in Toscana: 1 su 4, però, rischia di chiudere quest’anno.

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la manifestazione ai Ciompi la manifestazione ai Ciompi © ufficio stampa
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Crisi nera per l'artigianato artistico fiore all'occhiello di Firenze. Il 70% ha perso in meno di un anno il 60% del proprio fatturato e non hanno partecipato da marzo 2020 ad alcuna manifestazione fieristica locale, nazionale o internazionale e non hanno ricevuto ristoro alcuno tanto che 1 su 4 rischia di chiudere i battenti nell’anno in corso.

Un quadro nerissimo per le imprese dell’artigianato artistico, un esercito che in Toscana conta 20mila imprese (circa 5mila nella Città Metropolitana di Firenze) e 107mila addetti, attivi in 13 settori produttivi diversi dalla ceramica all’oreficeria, dalla falegnameria ai designer passando per argentieri, bronzisti, mosaicisti, restauratori, vetrai, pellettieri, sarti e così via.

Oggi sono scese in piazza a Firenze con CNA, nella cornice dei Ciompi che, fino ad un anno fa, era solita accogliere le loro mostre mercato, prima fra tutte Artefacendo, per richiedere attenzione e sostegno all’opinione pubblicaal Sindaco di Firenze, Dario Nardella e al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sia direttamente in quanto rappresentati di enti locali, sia come tramite verso il Governo Draghi.

Richieste già presentate lo scorso 5 dicembre con un presidio-installazione, sempre organizzato da CNA, in piazza della Signoria e la consegna di un memorandum agli stessi Nardella e Giani che, ad oggi, non ha avuto però alcun tipo di riscontro.

“Le attività dell’artigianato artistico, al pari di altri tipi d’impresa coinvolti nella filiera del turismo, risentono notevolmente delle esternalità negative prodotte dalla pandemia da Covid-19 per i distretti produttivi delle Città d’Arte. A differenza di altri operatori economici, dai ristoranti ai bar e passando per le guide turistiche, le imprese artigianali non hanno beneficiato di alcuno dei contributi nazionali della “saga Ristori”, né di alcun sostegno proveniente dalla Regione Toscana che, giova ricordarlo, ha competenza legislativa e amministrativa residuale esclusiva in materia di artigianato” ha spiegato Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana."

Un settore prezioso, che caratterizza il nostro territorio, ma allo stato attuale sempre più fragile (come i manufatti che i hanno portato in piazza insieme ai loro strumenti di lavoro), composto in prevalenza da imprese individuali di cui (13mila su 20mila in Toscana), con risorse finanziarie insufficienti a reggere l’attuale situazione economica di stallo che si sta protraendo da troppo tempo.

Tale condizione di precarietà, unita all’assoluta mancanza di specifici strumenti di sostegno dedicati, potrebbe portare alla estinzione di interi mestieri tradizionali. Un patrimonio riconosciuto e tutelato peraltro dalla stessa Regione Toscana, sancito nella legge regionale 53 del 2008.

 Come contrastare la situazione?

“In primis con lo stanziamento di adeguati fondi a favore delle imprese dell’Artigianato Artistico e Tradizionale, a partire dagli 8 milioni di euro inizialmente destinati alle imprese della somministrazione con bando regionale e non esauriti nell’ambito dello stesso bando – spiega Cioni - A questo proposito, si rendono necessari criteri di assegnazione delle risorse adeguati alla categoria che considerino un calo del fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019”.

A seguire, la riapertura immediata delle fiere locali dell’artigianato organizzate dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, sulla scorta di quanto già attuato in altre grandi Città d’Arte italiane, così come deciso, un esempio su tutti, dal Comune di Roma.
L’immediata disponibilità di spazi, ubicati nel centro storico di Firenze, dedicati all’artigianato di qualità che possa, in quella sede, esporre, promuovere e vendere i propri prodotti.

“Sembra che tale spazio possa essere individuato in uno dei contenitori immobiliari del centro di proprietà del Comune, ma proprio in questa incertezza trova spazio la nostra quarta richiesta: l’avvio da parte degli enti locali, siano essi comuni o la Regione, di un dialogo più autentico, continuo e proficuo con le imprese artigianali per il tramite delle associazioni come CNA che li rappresentano dal secondo dopoguerra” conclude Cioni.

 

Alla manifestazione erano presenti gli assessori Gianassi Del Re e il consigliere De Blasi del Comune di Firenze e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha annunciato lo stanziamento di ristori dedicati all’artigianato artistico.

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