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Un flash mob per i pini da abbattere in via Aretina

Stamani presidio davanti alla sede Rai per dire no all'abbattimento dei pini di via Aretina.

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il flash mob il flash mob © la Martellina di Firenze
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Il Comitato Amici Alberi del Quartiere 2 è sceso in strada stamattina per un presidio e un flash mob per protestare contro quello che considerano  l'abbattimento di tutti i pini superstiti di via Aretina in un'operazione massiva, generalizzata e non supportata da analisi e prove strumentali.dato che gli stessi alberi, solo tre anni fa erano stati considerato sani dalle perizie tecniche allora svolte.

Lunedì 1 marzo andrà in scena la seconda fase dell'abbattimento dell'intera alberata di cui metà abbattuta senza alcuna preventiva informazione alla cittadinanza.
I residenti della zona e gli attivisti del Comitato si insospettirono nel vedere in loco una segnaletica stradale provvisoria, messa in zona solo qualche giorno prima che parlava di manutenzione del patrimonio arboreo.
Serpeggiarono subito timori e dubbi temendo che quella segnaletica nasconesse dietro quella formula ambigua, la volontà di procedere al taglio degli alberi come avvenuto anche in Piazza della Vittoria ed altre parti della città.

Gli alberi vengano tagliati solo in base alla presunzione di una loro cattiva condizione che li rende pericolosi affermano quelli del Comitati e che spesso contrasta con perizie tecniche indipendenti, come nel caso specifico, quando tre anni fa, gli esami su questi alberi ne certificarono le buone condizioni di salute.
in soli tre anni, pochi in relazione al ciclo vitale delle piante, difficilmente possono aggravarsi a loro dire ma tant'è dato che la perizia del 2020 che il Presidente del Quartiere 2 ha letto in diretta durante la nostra videointervista afferma il contrario.

I difensori del verde non ci stanno e controbattono alla logica del "tagliamo per ripiantare" dell'amministrazione comunale dato che a loro dire esistono soluzioni meno draconiane e piu’ economiche, per risolvere la questione: manutenzione preventiva e messa in sicurezza. Soluzioni che spiegano sono state applicate ad esempio a Lignano Sabbiadoro e da noi in Toscana a Lido di Camaiore. "Ci domandiamo infatti - proseguono - come sua possibile, che in una città come Firenze, ci siano solo venti giardinieri comunali. Un numero così esiguo, non può che trasformarsi in una mancanza di manutenzione del patrimonio arboreo cittadino, che a sua volta evolve nella necessità, di un taglio indiscriminato dello stesso, che e’ esattamente quello che sta succedendo, e che noi vorremmo impedire, per evitare la desertificazione di Firenze, che non aggiunge bellezza o benessere alla città, ma contribuisce a degradarla."

Dopo il taglio del primo filare i presidi sono permanenti ed è in atto una petizione cittadina per dire no al taglio dei pini superstiti. L'abbattimento degli alberi di via Aretina hanno scomodato la stampa e i consiglieri di quartiere e di Palazzo Vecchio ma la condivisione non c'è.

Sui social si parla e si discute spesso perchè fa notizia senz'altro che nessuno dei residenti di quel tratto di via Aretina, ovvero quelli che subiranno direttamente la maggior irradazione solare con l'aumento di calore è sceso in strada per difendere gli alberi; anzi qualcuno vocifera che la maggioranza delle persone della zona sono favorevoli al taglio.

Gli alberi continuano a creare divisione polemica in città, ma stamani quelli del Comitato Amici Alberi del Quartiere 2 non si sono risparmiati e pur nel rispetto del distanziamento sociale imposto dalla situazione sanitaria hanno messo in scena un flash mob molto emozionale.

L'appuntamento è rimandato a lunedì quando operai e motoseghe faranno il loro dovere.

Firenze verde - flash mob in città - YouTube

 

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