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Tombini e caditoie tappati e murati "ad arte", l'ultima follia in centro

Facilmente immaginabili le gravi conseguenze di questa stupida pratica in caso di piogge copiose.

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le caditoie murate le caditoie murate © Ok!News24
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E' ormai parte della cronaca quotidiana le piogge improvvise e copiose - che alcuni anni fa il noto meterologo Maracchi definì "bombe d'acqua" - che in pochi minuti trasformano vie e piazze delle nostre città in pericolosissimi torrenti che causano danni gravissimi e in alcuni casi anche vittime.

E' successo a Genova, ad Olbia e nei giorni scorsi anche a Varese e dintorni. Se da una parte è fondamentale migliorare nelle previsioni che purtroppo in questi casi non possono mai essere esatte (sappiamo che un evento estremo può avvennire ma non si può prevedere con esattezza esattamente dove) è chiaro che la prevenzione diventa sempre più la vera arma letale per contrastare questi cambiamenti climatici che sono realtà anche alle nostre latitudini.

La manutenzione ordinaria può salvare vite. Quelle piccole pratiche quotidiane che passano inosservate possono fare la differenza fra la vita e la morte.
Caditoie e tombini puliti da detriti e foglie sono la base di una buona prevenzione e invece a Firenze, nel centro storico, in quell'area monumentale conosciuta universalmente ma per questo anche più fragile succede esattamente l'opposto.

Purtroppo in molti luoghi di moda (Piazza Santo Spirito, Piazza Pitti e dintorni) i tombini e le caditoie posti sotto i marciapiedi (spesso stretti e in discesa e per questo ancora più pericolosi) sono stati incredibilmente murati o tappati da plastiche e cartoni!

Da chi non lo sappiamo. Forse da qualche burlone incosciente anche se alcuni residenti affermano che la pratica è messa in atto da alcuni commercianti infastiditi dai miasmi maleodoranti che talvolta risalgono dalle fogne e che di conseguenza allontanano gli avventori dai tavolini delle loro attività.

Nella certezza che siano solo malelingue segnaliamo pubblicamente il gravissimo problema idraulico affinchè si possa quanto prima provvedere al ripristino originale (dove le caditoie sono cementate) e proseguire con la messa in sicurezza la dove le caditoie sono ostruite da sacchi di plastiica e cartoni così come hanno fatto la scorsa domenica i volontari di Plastic Free impregnati nella zona in una grande "caccia alle cicche".



 

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