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Piazza Pier Vettori: il taglio del nastro e le panchine siriane

Inaugurata ieri pomeriggio piazza Pier Vettori dopo i(lunghi) lavori di riqualificazione. Su tutto spiccano le eleganti e originali panchine disegnate da un architetto siriano

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L'inaugurazione di Piazza Pier Vettori L'inaugurazione di Piazza Pier Vettori © Booshra Nasri
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Piazza Pier Vettori finalmente torna ad essere fruibile dopo i lavori di riqualificazione che hanno trasformato anche l'area da snodo spartitraffico a spazio da vivere.
Nuovi gli arredi, aumento il patrimonio arboreo e i punti luce, nuova la pavimentazione nel colore e nei materiali.

Al taglio del nastro di eri sera erano presenti il sindaco Dario Nardella, l'assessore all'Urbanistica e ambiente Cecilia Del Re e il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. Dopo il completamento di questo primo lotto da 250mila euro, è già stato approvato il progetto definitivo del secondo lotto per i restanti 250mila euro.
L’intervento è stato oggetto di un percorso partecipato dal nome ‘Piazza Libera Tutti – Insieme per piazza Pier Vettori’, promosso dalla onlus Save The City-Firenze nel Cuore e finanziato dalla Regione Toscana (tramite l’Autorità regionale per la partecipazione), sostenuto dal Quartiere 4.
In particolare i lavori sono stati progettati e realizzati nel rispetto dei criteri ambientali minimi stabiliti dal Ministero dell'ambiente negli ambiti del verde pubblico, dell'illuminazione pubblica e degli arredi urbani.

“Questa piazza incarna lo spirito della rinascita della città – ha detto il sindaco – di una città che si rialza e non si arrende. Si tratta di una grande conquista: siamo arrivati a questo punto grazie al contributo dei residenti, degli operatori, dei commercianti. E grazie anche agli uffici comunali: i cantieri sono proseguiti anche durante l’emergenza. Occasioni come quella di oggi ci servono per andare avanti con fiducia: dobbiamo avere fiducia in noi stessi, nella capacità di Firenze di reagire, nella bravura dei nostri imprenditori, nella loro tenacia e passione. E ringrazio anche la Compagnia di Babbo Natale che hanno donato gli alberi per questa piazza. Anche questo è un gesto di fiducia”. “Firenze è come una grande famiglia – ha concluso – ed è bello essersi ritrovati qui. Ringrazio l’assessore Cecilia del Re, l’assessore Alessia Bettini, l’assessore Stefano Giorgetti e il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni: noi lavoriamo come una squadra. Ringrazio anche i consiglieri di comunali e di Quartiere. Le istituzioni non si sono mai fermate in questi mesi. Anzi, hanno lavorato più che mai”.

“Un intervento di riqualificazione che consente di restituire ai cittadini una piazza più verde, più curata e colorata – ha detto l'assessore Del Re -: una porta di ingresso che può candidarsi anche ad ospitare opere all’interno della call per artiste interessate a donare propri lavori al Comune. Dalla pavimentazione rosea, alle panchine rosse, alle opere d’artista; dai nuovi alberi donati dalla Compagnia di Babbo Natale onlus allo sport e ai giochi per bambini, la nuova svolta per piazza Pier Vettori assume adesso i colori del rosa e del verde, stagliandosi dal precedente grigiore di quel luogo. Ringraziamo i cittadini, i commercianti e il quartiere per aver seguito da vicino la trasformazione di questa piazza”.

"Piazza Libera Tutti: finalmente ci siamo – ha detto il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni – ed è con grande gioia che salutiamo questo momento. Siamo certi che sarà una piazza diversa: più bella, più vissuta, più luogo della comunità locale. È una piazza storica del nostro quartiere che con questa veste può tornare a nuova vita, può liberare nuove energie. C'è anche uno spazio giochi per i bambini, che prima mancava completamente. È quello che ci avevano chiesto cittadini e commercianti nel percorso di partecipazione. Adesso sta a tutti noi, Quartiere, centro commerciale naturale e famiglie, riempirla di contenuti. Ce la metteremo tutta, insieme, come siamo abituati da queste parti'.

Per la chiusura del cantiere si sono verificati ritardi legati da una parte a cause di forza maggiore, come lo stop legato alla pandemia, l’attesa di autorizzazioni dalla Soprintendenza per la sostituzione del patrimonio arboreo (resasi necessaria dopo gli esiti delle verifiche periodiche) e il ritrovamento sottoterra di manufatti che hanno fatto scattare la procedura prevista, obbligando il Comune a coinvolgere la Soprintendenza e ad incaricare un archeologo per seguire gli scavi; dall’altra parte a ritardi imputabili alla ditta, per i quali l’amministrazione ha chiesto agli uffici competenti di verificare l’applicazione di tutte le penali previste dal contratto. I ritardi non sono stati invece legati allo spostamento della postazione dell’ambulante, che si è trasferita eliminando così anche il problema dei rumori notturni in piazza.

A noi di questa piazza nuova piace soprattutto la storia di Booshra Nasri architetto d'interni e designer siriana che ha disegnato i braccioli delle panchine.
Lei è una giovane donna figlia del martoriato paese dov'è in atto una delle guerre più dimenticate al mondo che, durante il suo stage professionale in direzione ambiente dell'ufficio tecnico di progettazione del comune sotto la supervisione dal responsabile Irene Romagnoli, Alessandro Commini e Diregente Luca Gentili e del direttore Mirko Leonardi ha avuto questo compito.

Booshra racconta che "dopo aver studiato la storia di questa piazza e chi fosse la persona a cui è intitolata ho cercato di mettere in relazione il mio disegno con questa personaggio (con un simbolo o un colore). Poi ho scoperto che il giglio era il simbolo della famiglia Vettori in quel momento e che il rosso è colore che più si abbina con l'ambiente in piazza."
Con occhi diversi si realizzano le cose più belle e la giovane designer siriana conferma questa teoria. Le panchine di Piazza Pier Vettori sono l'elemento d'arredo che più affascina per quelle curve eleganti e moderne e con quei braccioli che le rendono davvero speciali "Ho considerato che spesso sono gli anziani a sedersi sulle panchine e quei braccioli possono essere d'aiuto per sedersi e rialzarsi".

Panchine rosse peraltro. Come tutto il sangue che scorre da anni inutilmente nel paese di Booshra che col profondo dei suoi occhi neri oggi crea bellezza per cancellare l'orrore.


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