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Incendio Silo, ecco tutto quello che c'è da sapere dopo il sopralluogo odierno

E' il Presidente Dormentoni a raccontare stato dei lavori e tempistiche

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i lavori di bonifica i lavori di bonifica © Facebook
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E' il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni a raccontare direttamente dal suo profilo social lo stato della situazione della fabbrica Silo dopo il sopralluogo compiuto oggi che qualcuno già sui social aveva intuito vedendo auto parcheggiate dentro l'area.

Pubblichiamo integralmente il messaggio diffuso dal Presidente del Quartiere 4 condiviso con il Presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli e con la vicesindaca e Assessore alla Protezione Civile Cristina Giachi

"Aggiornamento incendio fabbrica Silo.

Stamani ho fatto un sopralluogo e abbiamo parlato con i tecnici di Arpat e del Genio Civile.
La proprietà dell'azienda attraverso aziende specializzate sta provvedendo, per le parti esterne all'area in sequestro giudiziario, ad asportazione di acqua e suolo superficiale che è stato in contatto con l'acqua dello spegnimento.
Stanno inoltre intervenendo sul tratto del fosso degli Ortolani posto sul retro della fabbrica, al momento prosciugato, con previsione di asportare tutto quanto interessato da contaminazione.
Sono ancora evidenti le tracce di materiale nerastro ed umido, emanante un odore particolarmente sgradevole, che in parte è stato già asportato ed è in attesa di caratterizzazione e successivo smaltimento in discarica come da normativa vigente.

Le macerie che contengono ancora residui di sostanze organiche incombuste, parzialmente combuste o ancora in fase di combustione residuale, e che costituiscono l’altra (probabilmente la principale) sorgente di odori, sono - al momento - oggetto di sequestro giudiziario per l'effettuazione degli accertamenti necessari.
La quantità di materiale interessato è rilevante e purtroppo, per quanto comunicato da Arpat, anche dopo il dissequestro è prevedibile che le operazioni di rimozione non siano di breve durata, appunto, per la quantità di materiali interessati e anche qui per la necessità di classificazione dei rifiuti speciali da smaltire. Si parla di alcune settimane.

Stiamo sollecitando tutti gli enti preposti e, per quanto possibile, la Procura, affinché tali operazioni possano partire il prima possibile, pur sapendo che sono partite anche le indagini della magistratura e dei tecnici incaricati sulle cause e le conseguenze dell'incendio e che quindi il tutto debba avvenire secondo modalità concordate e controllate. Chiediamo, auspichiamo, crediamo che sia possibile che le operazioni partano con le necessaria autorizzazione entro la prossima settimana.

Infine, Arpat ci comunica che i risultati delle analisi confermano quanto già evidente fin dalle prime verifiche, e cioé che la moria di pesci nella Greve è stata causata dalle sostanze dilavate dall'incendio, costituite da materiali grassi che hanno determinato una forte carenza di ossigeno e che ad oggi non si ha evidenza di possibilità di presenza di sostanze persistenti e/o di particolare tossicità.
La situazione odierna che abbiamo verificato sull'ultimo tratto della Greve fino alla foce, appare sensibilmente migliorata e vede la presenza di molti uccelli acquatici e la assenza di macchie oleose.

In conclusione, siamo molto dispiaciuti e arrabbiati per l'incidente e per le sue conseguenze ambientali, stiamo ascoltando tutte le segnalazioni che ci arrivano dai cittadini e facendo il massimo che è in nostro potere per limitare gli effetti negativi, in particolare la persistenza dell'odore nauseabondo, sapendo che purtroppo però le operazioni da realizzare, su cui ricordiamo che comunque il Sindaco ha emesso un'ordinanza, non dipendono da noi, ma anche che la situazione è in miglioramento.

Purtroppo il miglioramento, dato quanto abbiamo raccontato sopra, non potrà che essere graduale, ma già oggi la situazione è certamente diversa da quella di una settimana fa.
Continueremo a monitorare quotidianamente la situazione e a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per risolverla. Scriveteci per ulteriori segnalazioni a [email protected]."


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