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Più alberi nelle città. Arriva il bando della regione

Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa fra i 63 comuni che potranno usufruire dei contributi regionali.

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servono alberi in Toscana servono alberi in Toscana © by Bessi from Pixabay
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Prende il via il bando regionale per piantare più alberi possibili per arginare il riscaldamento globale. Il decreto che era stato annunciato è stato oggi firmato e così dal 1 settembre al 30 ottobre 63 comuni della Toscana potranno usufruirne. I comuni prescelti sono quelli che, secondo i dati in possesso della regione, hanno situazioni più critiche, almeno in alcune porzioni del territorio per la qualità dell'aria.
Sono i comuni della piana fra Firenze, Prato e Pistoia ma anche l'area del cuoio di Santa Croce, la media valle del Serchio, l'area industriale di Piombino, e altre zone a sviluppo industriale a usufruirne.
Per il nostro territorio rientrano a pieno titolo fra chi potrà usufruirne i comuni di: Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa.

La domanda deve essere presentata a Sviluppo Toscana e in ballo ci sono 5 milioni di euro. Sono ammessi al massimo 400 mila euro (e non oltre il 90 per cento delle spese ammissibili) per ogni progetto, che per essere accolto deve comunque prevedere un costo superiore a 50 mila euro.

L’intervento si inserisce all’interno della strategia che punta a raggiungere in Toscana, entro il 2050, il perfetto equilibrio tra le emissioni in atmosfera capaci di modificare il clima e quelle mitigate.
Lo si fa in due modi: aumentato la quota di energia prodotta attraverso rinnovabili e riducendone la necessità migliorando l’efficienza energetici degli edifici, ma anche per l’appunto piantando alberi perché facciano da filtro ed assorbano l’anidride carbonica od altre sostanze prodotte.
Misura, quest’ultima, che è tanto più efficace se lo si fa nei centri urbani, visto che da lì arriva, dicono gli studiosi, il 70 per cento delle emissioni totali. Se poi gli alberi si trovano a non più di centro metri dalla fonte è ancora meglio, soprattutto quando si tratta di polveri sottili.

I sessantatré Comuni che potranno usufruire dei contributi regionali, dalla piana tra Prato, Firenze e Pistoia a quella lucchese, dall’agglomerato fiorentino al comprensorio della cuoio di Santa Croce, ma anche la media Valle del Serchio, l’area industriale di Piombino, il Valdarno superiore, Grosseto, Massa Carrara, Pisa, Livorno, Arezzo e la Versilia, sono (in ordine alfabetico): Agliana (PT), Altopascio (LU), Arezzo (AR), Bagni di Lucca (LU), Bagno a Ripoli (FI), Bientina (PI), Borgo a Mozzano (LU), Buggiano (PT), Calenzano (FI), Camaiore (LU), Campi Bisenzio (FI), Capannori (LU), Carmignano (PO), Carrara (MS), Casciana Terme Lari (PI), Cascina (PI), Castelfiorentino (FI), Castelfranco di sotto (FI), Chiesina Uzzanese (PT), Crespina (PI), Empoli (FI), Fauglia (PI), Figline e Incisa Valdarno (FI), Firenze (FI), Fucecchio (FI), Grosseto (GR), Lastra a Signa (FI), Livorno (LI), Lucca (LU), Massa (MS), Massa e Cozzile (PT), Monsummano Terme (PT), Montale (PT), Montecarlo (LU), Montecatini- Terme (PT), Montemurlo (PO), Montevarchi (AR), Montopoli in Val d'Arno (PI), Pescia (PT), Pieve a Nievole (PT), Piombino (LI), Pisa (PI), Pistoia (PT), Poggio a Caiano (PO), Ponsacco (PI), Ponte Buggianese (PT), Pontedera (PI), Porcari (LU), Prato (PO), Quarrata (PT), Reggello (FI), S. Croce sull'Arno (PI), S. Maria a Monte (PI), S. Miniato (PI), San Giovanni Valdarno (AR), Scandicci (FI), Serravalle Pistoiese (PT), Sesto Fiorentino (FI), Signa (FI), Terranuova Bracciolini (AR), Uzzano (PT), Viareggio (LU) e Vinci (FI).

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