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Scandicci. Scuola Makarenko verso lo smantellamento

Gandola e Carti (Forza Italia). "Grave cortocircuito istituzionale, smantellare un presidio scolastico di riferimento non è un buon presagio della riforma in atto del sistema scolastico territoriale."

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la protesta della scuola la protesta della scuola © ufficio stampa
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“Sulla chiusura delle iscrizioni presso la scuola dell’infanzia Makarenko è sempre più evidente il corto circuito comunicativo che si è venuto a creare; l’amministrazione comunale non continui a trincerarsi dietro frasi di circostanza affermando che c’è sempre qualcuno che protesta, gli errori sono in primis i suoi. Sul tema, infatti stante la manifestazione anche di questa mattina, è evidente l’incapacità dell’amministrazione di comunicare e concertare i progetti in essere su come intenda riformare il tempo scuola e il calendario scolastico. Smantellare un punto di riferimento del sistema scolastico territoriale non è certo un buon presagio di questa riorganizzazione del piano formativo territoriale”. 

Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia - centrodestra per il cambiamento oggi presente alla manifestazione convocata a Scandicci in Piazza Matteotti. 

“Già da tempo - aggiunge il capogruppo di Forza Italia Luca Carti - abbiamo manifestato il nostro sconcerto denunciando come la chiusura delle iscrizioni della scuola dell’infanzia Makarenko fosse un errore, stante lo scontento dimostrato a più riprese dalla cittadinanza e dalla comunità educante. Per questo, proprio in questi giorni, ho sottoscritto una Mozione redatta dal centrodestra scandiccese per richiedere la riapertura delle iscrizioni presso la scuola, venendo così incontro alla richiesta dei cittadini della zona e del comitato”.

“L’approvazione di tale mozione, dichiarano all’unisono Gandola e Carti, permetterebbe all’amministrazione di avere maggior tempo per illustrare concretamente e con dovizia di particolari il vero senso della riforma del sistema scolastico e non lasciare all’indeterminatezza tanti lati della proposta portata avanti dalla Giunta Fallani. Procedere infatti contro il volere della cittadinanza e dei docenti non fa altro che animare uno scontro che in questo specifico momento di crisi pandemica è assolutamente sbagliato e profondamente pericoloso”.

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