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Alberi monumentali, i sindaci del Chianti uniti per salvaguardarli

Lecci, querce, cipressi, palme, cedri con oltre due secoli di vita. I sindaci Roberto Ciappi e Paolo Sottani: “l’intenzione è quella di valorizzare e promuovere l'identità storica e naturalistica".

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i sindaci davanti a uno degli alberi monumentali i sindaci davanti a uno degli alberi monumentali © Met
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Chianti, la vita secolare cresce all’ombra dei giganti verdi. Gli alberi monumentali sono ancora lì, tra le colline millenarie del Chianti a raccontare e testimoniare le radici storiche del territorio con la loro altezza, il diametro, l’età e le caratteristiche dello stato di salute.
Da circa 3 secoli vivono, sorvegliano e tutelano con la loro ombra uno degli scenari collinari più belli e apprezzati al mondo. I Comuni di San Casciano e Greve in Chianti si uniscono nel progetto di valorizzazione delle alberature secolari, una liaison ambientale che cresce nel patrimonio arboreo della memoria.

“L’intenzione è quella di avviare un progetto - dichiarano i sindaci di San Casciano e Greve in Chianti Roberto Ciappi e Paolo Sottani - che valorizzi e promuova l'identità storica e naturalistica racchiusa in questi straordinari giganti verdi le cui radici e caratteristiche parlano del Chianti e del suo passato. Per rendere noto il pregio di queste antiche forme di vita abbiamo pensato di ricreare una sorta di museo diffuso degli alberi monumentali con i percorsi che conducono alle alberature dotandoli di cartelli e totem informativi che offrano indicazioni ed elementi di orientamento, la nostra idea è quella di rendere tali monumenti naturali luoghi aperti allo sguardo dei cittadini da visitare e apprezzare”.

San Casciano - La Leccia è uno degli 8 alberi monumentali presenti sul territorio, individuati e mappati nell’ambito del quadro conoscitivo del Piano strutturale di San Casciano. “Abbiamo richiesto e ottenuto uno studio dagli agenti forestali che ha identificato gli alberi e le loro caratteristiche - fa sapere il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi – la ricerca ha individuato la presenza di alberi secolari tra cui lecci, cipressi, palme, querce, cedri del Libano, situati in aree pubbliche e private. “Il lavoro – aggiunge il primo cittadino di San Casciano - fa parte di un’attività di mappatura dei percorsi storici, dei sentieri escursionistici, delle emergenze storico-religiose nel territorio aperto con l'obiettivo di diffondere la conoscenza e la diffusione di tutti gli elementi di pregio per la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e storico-culturale che rendono unica al mondo l’area del Chianti”.

Greve in  Chianti - A Greve sono quattro gli alberi monumentali presenti nel territorio, fondamentali tasselli di quel patrimonio verde della Toscana che complessivamente conta 122 esemplari, tutelati dalla legge regionale n. 60 del 1998. Alberature imponenti e maestose di elevato pregio che fanno parte di aree boschive, custodiscono memorie e rappresentano punti di riferimento dal punto di vista culturale e delle tradizioni locali. L’iniziativa del censimento è stata apprezzata anche dai privati che chiedono di verificare alcune piante secolari come il cerro nella proprietà del Castello di Querceto. Gli alberi, invece, già censiti sono l’albero nei pressi di Badia di Montescalari, detto anche Querce dei cento rami, l'Ulmus minor denominato Due Olmi e il Quercus Robur chiamata Farnia del Mulin dei Gatti, lungo il fiume Greve. L'albero più alto è la farnia che raggiunge i 30 metri di altezza e i 4 metri di circonferenza, seguito dal cerro, alto 24 metri con una circonferenza di 3 metri e 85cm e dall'olmo, alto 16 metri con una circonferenza pari a 2 metri e 80cm. “Gli alberi sono stati censiti e valutati – rileva il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani - per ciascuna alberatura è stata redatta una scheda di valutazione e i dati sono stati anche informatizzati”. Quello della cura e della valorizzazione del patrimonio ambientale è un tema centrale per l'amministrazione grevigiana che ha attivato una particolare iniziativa nel corso del 2020 piantando 83 nuovi alberature, una per ogni nato nel 2019, nei giardini di via Danimarca a Greve in Chianti e nei giardini di via della Conca d'Oro Panzano.

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