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La finestra della gentilezza di Jacopo

In viuzzo dei Bruni, zona Cure abita Jacopo un piccolo grande fiorentino di 8 anni con una finestra speciale.

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la finestra della gentilezza la finestra della gentilezza © Nadia Fondelli
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Davanti a lui ti senti quasi intimorito. E' inevitabille. Lo guardi mentre racconta di se con quel suo ciuffo modaiolo mesciato, quegli occhi profondi e intelligenti e quel sorriso spontaneo ma consapevole e non puoi che essere sorpreso.

Quanta saggezza c'è in un piccolo ometto di 8 anni! Jacopo è speciale come lo sono un po' tutti i bambini che, bontà loro, puri e liberi dalle infrastrutture mentali che condiizonano il mondo adulto non conoscono malizie e cattiverie.
Jacopo è un bambino che gioca, sorride, va a scuola, fa sport come tutti, ma a differenza di tanti ha nel suo animo qualcosa di speciale.
Un giorno torna a casa e dice a mamma Nicoletta che vuole fare qualcosa per gli altri bambini.
Pensa a quelli che sono in difficoltà, che con la pandemia che ha azzerato posti di lavoro e stipendi di tante famiglie magari non possono permettersi un giocattolo nuovo.

Ed è così che va nella sua cameretta seleziona giochi, libri e pupazzi ed allestisce sulla finestra della cucina di casa, al pianterreno di viuzzo dei Bruni 32 la "vetrina della gentilezza".
Su un rettangolo di cartone scrive di suo pugno con decorazione di due piccoli cuoricini viola "li potete prendere gratis. Per i bambini" firmato Jacopo.
In vetrina c'è il superoe di peluche, alcuni animaletti della fattoria, penne e lapis ben disposti in un portapenne, caramelle, libri e favole.
Jacopo li sistema per bene con la stessa cura con cui si allestisce la vetrina di un negozio e felice dice "sono già venuti dei bambini a prendere delle cose ed ho dovuto rifornire la vetrina".

I genitori di Jacopo assecondano il bimbo lasciandolo libero di aprire il suo cuore e permettere al suo altruismo di palesarsi. "A scuola aiuta i bambini più in difficoltà e quando va al campetto di calcio è il primo a chiedere ai compagni di giocare per divertirsi" raccontano la mamma e il babbo.

"E' giusto fare così - interviene Jacopo - e sono molto felice di poter fare qualcosa per gli altri". 
Jacopo imbarazza anche il cronista con la sua saggezza da piccolo buddha e quando gli chiedo cosa vorrebbe che raccontarsi di lui non ha esitazioni a rispondermi.
"Vorrei che tu scrivendo quello che faccio tanti bambini possano leggerlo e poi gli venisse voglia di fare la stessa cosa. So bene che non tutti possono avere una finestra al pianoterreno sulla strada come ho io, ma se voi adulti ci permettete nel parco del nostro quartiere di allestire uno spazio lo possiamo fare in tanti".

Grazie Jacopo, spero proprio che con queste poche righe si possano moltiplicare a Firenze le piccole grandi azioni di gentilezza che fanno la differenza.
Grazie Jacopo di insegnare a noi adulti che le azioni grandi sono quelle che sembrano piccole. Speriamo di essere all'altezza e di saperti dare risposte.




 

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