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in via Senese e via Bolognese arriva l’asfalto anti rumore

All’Orticultura e in piazza Indipendenza sbarca invece l’irrigazione smart.

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nuovo asfalto antirumore nuovo asfalto antirumore © tookapic da Pixabay
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“Dopo i primi importanti risultati della sperimentazione in via Paisiello - ha detto l’assessore Del Re -, l'innovativa miscela anti rumore sarà utilizzata anche in via Senese e via Bolognese. Inoltre, andiamo avanti con la trasformazione ‘smart’ degli impianti di irrigazione che dopo i giardini delle ex Officine Galileo e Porta Leopolda arriveranno al Giardino dell’Orticultura e nell’area verde di piazza Indipendenza, consentendo anche in queste aree di risparmiare il 30% dell’acqua impiegata per innaffiare il verde pubblico cittadino contribuendo, grazie all’innovazione tecnologica, alla lotta allo spreco di risorse naturali, ma anche un miglioramento della qualità di manutenzione del verde grazie a un’irrigazione più ‘personalizzata’ per lo specifico sito arboreo. Obiettivi importanti per una città che conta 8 milioni di mq di verde pubblico, che negli ultimi cinque anni è aumentato di 285mila mq, e che vogliamo rendere sempre più verde”.

La sperimentazione in via Paisiello era partita a luglio scorso con la stesura del nuovo asfalto studiato dall’Università di Reggio Calabria e testato a Nantes dall’Università Gustave Eiffel nell’ambito del progetto Life E-Via.
Per verificare la riduzione del rumore rispetto a un asfalto tradizionale, sono stati stesi in via Paisiello due tratti di asfalto: uno tradizionale (150 m) e uno a bassa emissione (150 m): rispetto a un miglioramento di una riasfaltatura standard di circa 0,5/1,5dB, il nuovo asfalto a bassa emissione mostra livelli di riduzione di circa quattro decibel (una riduzione di tre decibel equivale a un dimezzamento dell’energia sonora prodotta).
I partner del progetto stanno verificando oltre all’abbattimento acustico anche il miglioramento in termini di durata e costo/beneficio della nuova tipologia di asfalto. La sperimentazione è particolarmente innovativa perché tarata anche sul rumore da ‘rotolamento’ dei veicoli elettrici, sempre più importanti sul mercato delle auto.

Il progetto della smart irrigation era partito a fine 2019 grazie ai finanziamenti del progetto europeo ‘Replicate’ nei giardini delle ex Officine Galileo e di Porta Leopolda, dove decine di sensori misurano la temperatura, l’umidità del terreno, la bagnatura e si connettono a internet attraverso il cloud per recepire le previsioni meteo decidendo come e quando irrigare. Le stime dei benefici sono importanti: fino al 30% di litri di acqua erogati in meno all’anno, ottimizzazione dei sopralluoghi da parte degli operatori ambientali con conseguente riduzione degli spostamenti grazie alla rilevazione automatica delle perdite o all’invio di alert per sensori e irrigatori guasti.

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