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​Coronavirus, il governo ha sbloccato la vendita di fiori e piante

La ministra Bellanova: "Serve un piano per valorizzare il made in Italy"

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Tulipani Tulipani © Engin Akyurt
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Da tempo il settore florovivaistico è chiuso.

Le associazioni dei produttori si sono mobilitate nei giorni scorsi denunciando la perdita di tonnellate di fiori e piante e un danno stimato di circa 1 miliardo di euro. Adesso c'è lo sboccamento del settore, ma per Simone Bartoli, coordinatore del comparto per Allleanza delle Cooperative si tratta di una boccata d’ossigeno. "Purtroppo - spiega - non si tratta purtroppo di un intervento risolutivo. Il settore sta vivendo infatti una crisi senza precedenti: le perdite in alcune regioni arrivano al 70% del fatturato annuo e per alcuni singoli produttori possono essere anche del 100%, dal momento che cerimonie e celebrazioni sono giustamente vietate in questo momento e ciò riduce moltissimo le occasioni di consumo e di acquisto di fiori e addobbi".

La ,ministra spiega che :"Adesso possiamo concentrarci su come garantire al settore, anche nel prossimo decreto legge, ulteriore tranquillità per imprese e lavoratori".

Ma per Dino Scanavino, presidente della Cia-agricoltori italiani, è necessario uno sforzo in più: "Serve un intervento ad hoc da parte del governo per i produttori ed una reale valorizzazione di fiori e piante ade in Italy negli ipermercati e nei supermercati, dove ancora oggi è possibile notare in bella mostra prodotti provenienti da Olanda e altri paesi esteri». Coldiretti Piemonte, invece, lancia un appello ai cittadini «ad adornare con fiori e piante i propri giardini, orti e balconi come segno ben augurante con la mobilitazione #balconifioriti".

Per il presidente Roberto Moncalvo: "Nel pieno rispetto di tutte le disposizioni nazionali e regionali sulle restrizioni per contenere il contagio i vivai continuano a lavorare per garantire la massima qualità di piante e fiori italiani e si stanno organizzando per fare consegne a domicilio, con contatti per telefono o mail".

Positivo il giudizio del presidente di Assofioristi Confesercenti. Ma per gli Assofioristi: "Ora serve un sostegno mirato alle imprese florovivaistiche e ai negozi.Occorre mettere a disposizione delle attività' degli strumenti mirati per contribuire alla ripartenza del settore e per limitare l'impatto delle perdite subìte, o le imprese rischieranno comunque di non farcela".

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