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La vita sospesa in attesa del tampone (che non arriva), storia di un uomo in quarantena

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Vita sospesa Vita sospesa © Pixabay
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Chi e quando deve effettuare i tamponi per il Covid-19? La questione è una delle principali della quali si discute da settimane in tutta Italia, e anche il Mugello presenta dei casi che fanno temere (speriamo di sbagliarci) che in questo ambito si navighi un po' a vista, e che si sia ancora molto lontani dal famoso 'tracciamento attivo dei contatti' che ha permesso alla Corea del Sud di uscire piuttosto velocemente dalla crisi sanitaria e diventare un caso di studio.

Già nelle scorse settimane alla nostra redazione erano giunte segnalazioni di mugellani che (per essersi recati in nord Italia e aver poi accusato sintomi parainfluenzali con febbre alta e persistente) erano stati messi in isolamento presso il proprio domicilio in attesa di un tampone che però tardava ad arrivare. Oppure siamo stati contattati dai condomini di casi positivi che ci chiedevano perché non fossero stati sottoposti a tampone.

In tutti questi casi abbiamo evitato di fare articoli, e demandato i lettori alle autorità sanitarie, certi che una risposta alle loro domande vi fosse. Ieri, però, abbiamo ricevuto una nuova segnalazione, stavolta molto più puntuale delle altre, che ci ha convinti a scrivere questo articolo. E' la storia di Mario (il nome è di fantasia nonostante la redazione abbia tutti i riferimenti), che il 13 marzo si è ammalato insieme ad alcuni colleghi di una impresa mugellana.

Uno dei suoi colleghi, ci racconta, è risultato positiva al Covid; e anche Mario è stato messo in quarantena (che dai fogli in suo possesso sarebbe dovuta terminare oggi) in quanto collega di lavoro di una persona risultata positiva. E il medico di Mario, saputo dei contatti e dei sintomi, già lunedì scorso ha fatto richiesta di tampone, che però non è ancora stato eseguito.

Per fortuna è stato Mario, ieri, a contattare il suo medico e la Asl per fare presente (da bravo cittadino) che la sua quarantena sarebbe finita (nel frattempo i sintomi sono passati e lui sta bene) e che in teoria sarebbe potuto uscire; ma che il tampone non era ancora stato fatto. Al che gli è stato detto di rimanere a casa fino al tampone (che però non si sa però quando sara fatto) e anche per i sette giorni successivi.

Insomma, tutti speriamo che la sua vicenda vada per il meglio, che il tampone sia eseguito e che risulti negativo. Ci sbaglieremo; ma rimane però l'impressione che si navighi un po' a vista...

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