OK!Firenze

Gli emiliani di Newlat si comprano la Mukki

La famiglia Mastrolia si "beve" la Centrale del Latte. Comune di Firenze e Regione Toscana restano soci. Voci contrastanti dalla politica. Difendere l'alta qualità del Mugello è un imperativo

Abbonati subito
  • 151
Mukki passa di mano Mukki passa di mano © congerdesign da Pixabay
Font +:
Stampa Commenta

Il maxi gruppo agroalimentare emiliano Newlat si porta a casa la maggioranza azionaria della Centrale del latte d'Italia (Cli) che detiene anche il marchio Mukki. Pronta anche l'offerta di acquisto e scambio sulla società, valutata poco meno di 40 milioni. Un''operazione che porterà alla nascita del terzo polo del latte in Italia dopo Granarolo e Parmalat con un fatturato di circa 500 milioni.

Il gruppo dei Mastrolia aggiunge così ai brand in suo possesso (Polenghi, Giglio, Buitoni) anche quelli in portafoglio alla Centrale del Latte d'Italia, ovvero 120 prodotti diversi prodotti del settore caseario che vanno dal latte, agli yogurt, alle bevande vegetali. Tra i marchi più noti, oltre alla fiorentina Mukki, ci sono TappoRosso e Tigullio.

ll progetto prevede che Centrale del Latte d'Italia diventi una piattaforma di riferimento facendo leva sulle filiere di Toscana e Piemonte, oltre che sulla continuità manageriale, sotto la guida di Angelo Mastrolia, presidente esecutivo di Newlat Food ed Edoardo Pozzoli, Ad della società acquisita.
Dopo la conclusione dell'affare In Borsa, Newlat ha fatto il botto ed è salita dell'1,55% a 5,24 euro..

L'Opas impone ai soci toscani, che detengono il 25,7%, di scoprire le loro carte.
E questo sono il Comune di Firenze con l'11,91%, Fidi Toscana col 6,21%, il Comune di Pistoia con 5,3% e Camera di Commercio di Firenze con 2,31%. dovranno decidere cosa fare.
Secondo il Sole 24 Ore, il Comune di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e la Regione Toscana resteranno soci di minoranza del nuovo campione nazionale che nascerà dopo che Newlat Food acquisirà tramite Opas la Centrale del Latte d’Italia. Uscirà invece dalla compagine, l’altro socio pubblico di Centrale del Latte d’Italia, cioè il Comune di Pistoia.

La notizia non è andata giù al Consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) che commenta "Il comune di Firenze, Camera di Commercio e Fidi Toscana devono garantire la presenza di capitale pubblico per difendere la qualità dei produttori del Mugello.

Ottimisti Palazzo Vecchio, Camera di commercio e Fidi Toscana, che già in contatto col nuovo socio hanno apprezzato che Newlat abbia definito la filiera toscana filiera produttiva di alta qualità e fiore all’occhiello anche per i prodotti biologici in grado di offrire ai consumatori italiani una gamma di prodotti unici con brand storici e di grande rilevanza territoriale.
Comune, Camera e Fidi Toscana ribadiscono l’importanza e la centralità dello stabilimento fiorentino del latte, dei lavoratori e della filiera del territorio, ritenendo questi elementi occasione per il rilancio di tutto il gruppo e per il raggiungimento di risultati importanti.

Lascia un commento
stai rispondendo a