OK!Firenze

Reintegrato Gabriele Sarti. Era stato licenziato per aver denunciato mancanza mascherine

Il commento del sindaco Omoboni

Abbonati subito
  • 1133
Raccolta rifiuti. Foto di repertorio Raccolta rifiuti. Foto di repertorio © Fotocronache Germogli
Font +:
Stampa Commenta

La decisione è stata assunta di fronte alla presa d'atto che, in una situazione emergenziale e in evoluzione repentina e continua, a volte confusiva nelle informazioni inerenti le protezioni necessarie, la paura del contagio possa aver preso il sopravvento su valutazioni razionali. E ora la cooperativa afferma con una nota di aver tenuto fin dall'inizio un comportamento corretto verso i lavoratori:

Nel rispetto dei propri soci e lavoratori, di tutti i cittadini fruitori dei servizi di pubblica utilità, delle Istituzioni Locali che hanno diretto interesse affinché le attività svolte sul territorio siano conformi alle normative di settore, in ottemperanza agli obblighi contrattuali verso i committenti, la Cooperativa Ati ci tiene a precisare di aver adempiuto con tempestività e completezza a tutte le disposizioni emanate dai DPCM, dalle Ordinanze ministeriali e regionali e di aver allineato la propria organizzazione al "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, che avevano promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura, contenuta all’articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020" che - in relazione alle attività professionali e alle attività produttive - raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali."

Commenta il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni:

Soddisfatti per come è finita una vicenda difficile. C'è la stata la massima collaborazione di Ati e del Presidente Alessandro Lupi a chiarirci molti aspetti della vicenda.

Come sindaci (gli interessati sono Omoboni e Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, ndr) ci siamo mossi, senza fare una inutile strumentalizzazione politica, per chiedere il reintegro del dipendente, capendo lo stato emotivo del periodo e della situazione. Allo stesso tempo abbiamo chiesto un punto sul livello di sicurezza dei dipendenti che fanno questo servizio importante.

Appare evidente che è stato fatto da parte di ATI fin dai primi giorni tutto quello che era possibile e doveroso per mettere i lavoratori in sicurezza.

Lavoratori che ringrazio perché il.servizio di raccolta porta a porta non si è mai fermato neanche in questo periodo di crisi.


Lascia un commento
stai rispondendo a