OK!Firenze

'Dopo il Forteto sono stato lasciato solo'. La lettera sfogo di Emanuele

E afferma amareggiato: "Sono una vittima dimenticata, era meglio se rimanevo al Forteto"

Abbonati subito
  • 2243
Vittime del Forteto Vittime del Forteto © N.c.
Font +:
Stampa Commenta

La triste storia di una vittima del Forteto che lamenta di essere stato lasciata sola dopo l'uscita dalla comunità-setta: Buongiorno. 3 anni fa sono uscito dal Forteto, con questi famosi e fantomatici aiuti che la consigliera regionale Stefania saccardi, metteva a disposizione per aiutare i ragazzi finiti al Forteto. Inizialmente avevo visto la volontà di aiuto ed interesse. Ma è durato poco. Inizialmente ho usufruito di aiuto per l'affitto (8 mesi), poi una volta trovato un impiego (per il lavoro mi sono sempre mosso in autonomia) ho sospeso gli aiuti, usufruendo solo del percorso psicologico. In questi 2 anni e mezzo, ho appresso che il tentativo è stato più distruttivo.

Avevo una compagna, che condivideva questo mio percorso, ma che alla fine è stata pian piano allontanata dalla mia vita. Ho capito che la stessa terapeuta che avevo, e che adesso è in maternità, segue anche una ex fondatrice e fedelissima al profeta, che oggi si spaccia per una vittima. E questo è già un errore. Sono anche al corrente delle varie questioni legate ad altre collaboratrici che avevano collaborato in passato col forteto. Come sono al corrente che dei soci fondatori presenti nel progetto: tre dei quali siedono al tavolo del progetto. A che titolo? Non lo abbiamo capito.

Come non ho capito la ragione di alcune convenzioni con attività private. La mia situazione è andata in totale dipendenza dal progetto da un anno e mezzo ormai. Ma sono stato lasciato nel pieno della solitudine. Ho uno sfratto in atto. Non viene più pagato nulla. Affitto.. Utenze.. Figure di riferimento. Ad oggi sono in una situazione disastrosa. E con attenzione... Hanno picchiato dove mi faceva più male. Ovvero mia figlia.

Doveva essere un progetto per rinascere...e non per morire. Non ho più nulla da perdere..o da dare. A meno che non ritratti con il Forteto. Ad oggi mi pento di essere venuto via.. fidandomi delle stesse istituzioni che mi hanno collocato in quel posto. E dovevo capirlo.... che non sarebbe cambiato nulla.

Ho mandato per mesi messaggi ad un assistente della sds che prima mi ha ignorato poi ha bloccato l'utenza per non esserne più raggiungibile. Il direttore non ha mai voluto parlarmi nonostante sia a conoscenza di tutta la mia situazione.

Non credo che sia dignitoso essere privato di cibo.....dignità. Voglio rialzarmi. Ma se devo farlo da solo.... Questo progetto ...non ha motivo di esistere. Questa lettera è solo per descrivere ciò che è la reale situazione e per dirvi che a breve subentrerà la magistratura, in merito alla mia situazione e un eventuale esposto.

Cordiali saluti
Emanuele Bimonte

Lascia un commento
stai rispondendo a