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Festa dell'unità contro ristoratori. E' guerra aperta?

A Fiesole la festa dell'unità si farà nel disappunto delle attività commerciali che faticano a ripartire nonostante le misure prese dall'amministrazione. Ai tavolini di Piazza Mino si contrappongo i 200 coperti di Montececeri.

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Fiesole Fiesole © n.C.
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La notizia che la festa dell'Unità ci sarà anche quest'anno ha lasciato a bocca aperta molti sul colle etrusco.Ad annunciarlo è stato il segretario del pd locale Mario Setti che conferma che nonostante le difficoltà e il rispetto delle normative anti covid la festa ci sarà.

"L'appuntamento nel pratone di Montececeri -- dice - è ormai una tradizione, un gioiellino che non vogliamo perdere; è un appuntamento che richiama tantissime persone a Fiesole e faremo di tutto per mantenerla in vita."

Una festa tenuta in piedi da tanti volontari a cui quest'anno dovranno aggiungersi quelli che avranno il compito di far rispettare le regole e gestire il distanziamento sociale. Ma oltre a quelli del partito ricordiamo che la festa è "terreno di caccia" per rimpinguare un po' le casse quest'anno vuote più che mai dalle società della zona: Fiesole Calcio, teatro solare, Arci Fiesole, Polisportiva Pallavolo.
Ricordiamo che lo scorso anno in trenta giorni di festa sono salite a Fiesole 13.000 persone, la maggioranza per sedersi ai tavoli del ristorante e della pizzeria. 200 posti a sedere, il 15% circa in meno rispetto agli altri anni, ma 200 posti che tolgono 200 sedie ai tavolini messi in Piazza Mino per dare una mano ai gestori di locali fiesolani.

Serpeggia il malumore fra gli operatori e si divide la politica che si era unita in nome dell'emergenza.

"Ce lo aspettavamo dal Pd" - dichiara Alessandra Gallego Bressan di Fiesole Viva - ma rimaniamo molto dispiaciuti per l’atteggiamento delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa piuttosto che incentivare i propri soci a frequentare i ristoranti fiesolani.
Fiesole Viva si è messa a disposizione della giunta comunale per trovare soluzioni che aiuti la ripresa economica dei nostri commercianti, è in materia di Cosap e Tari abbiamo trovato soluzioni.
Se il Pd è convinto di riuscire a fare una festa nel rispetto delle regole e del distanziamento sociale, in bocca al lupo! Ma una cosa vogliamo dirla fin da adesso: non tollereremo la logica dei due pesi e delle due misure. Alla Festa dell’Unità dovranno essere rispettate le medesime regole che valgono per i nostri ristoratori, per i nostri bar, per i nostri locali e per le nostre attività commerciali.
In un momento come quello che stiamo vivendo - conclude la Gallego - dove non abbiamo la certezza dei flussi turistici dell’anno scorso, crediamo sia più opportuno aiutare i nostri ristoratori fiesolani a riprendersi e non dover rischiare la chiusura, piuttosto che fare una festa che toglie introito ai nostri ristoratori."




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