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Ennesima bocciatura alla Tav. Che ne sarà del sottoattraversamento e della stazione Forster

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Il rendering della stazione Foerster Il rendering della stazione Foerster © N.c.
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Sono il consigliere comunale di Roberto De Blasi e quello regionale Andrea Quartini del Movimento Cinque Stelle ad accendere ancora i riflettori sulla Tav che ha ricevuto la bocciatura anche dalla Corte Europea che mette in dubbio l'utilità del TAV Torino-Lione.

Secondo il Rapporto sulle grandi opere di Trasporto Europeo sarebbero tre le criticità che mettono in discussione l'opportunità dell'opera: il ritardo di 15 anni nell'esecuzione dei lavori, il calo di passeggeri e la crescita spropositata dei costi di realizzazione.

La Corte conferma anche tutti i dubbi emersi nel corso degli anni sui presunti benefici ambientali dell'opera ribadendo che occorreranno almeno 50 anni dopo l'ingresso in funzione per compensare le emissioni di CO2 prodotte in fase di realizzazione.
In questo contesto sarebbe quanto mai auspicabile dalle forze politiche che sostengono il Governo n azionale un netto ed indiscutibile ripensamento sulla presunta necessità di dover portare a termine il sotto attraversamento ferroviario del futuro e il completamento della stazione Foster di Firenze.

Questo se lo aspettano secondo De Blasi e Quartini quei cittadini che in questo momento di crisi non credono che il completamento dell'infrastruttura in questione coinvolge una risposta reale e concreta; racconto e spiegazione della stazione AV intasamento: uno scavo lungo 450 m, costato fino a ora 800 mln di euro pensato senza una rete di trasporti che collega i colleghi alla città e ai centri limitrofi e dai numeri impressionanti dei materiali da impiegare annunciati quando, a marzo del 1999 firmato approvato il progetto: oltre 1.700.000 metri cubi di inerti, 300.000 metri cubi di sabbia, 265.000 stampati di cemento110.000 stampati di acciaio, 372.000 utilizzati di conci prefabbricati, 3.800.000 metri cubi di materiali di risulta da portare a discarica, e 145.000 provenienti da demolizioni.
Numeri incredibili a cui si aggiungono i consumi di acqua programmati: 6.912.000 litri al giorno (se su 24 ore), 4.608.000 (se su 16 ore). Contributi idrici che - leggiamo - "ricevuto in gran parte (orientativamente per 2/3) prelevati da pozzi industriali prelevati nella falda locale".

Di fronte a queste cifre e al monito della Corte europea sarebbe opportuno che i paladini della forzatura Tav iniziassero rapidamente a ricredersi, invece di consentire che si continuino a gettare valanghe di risorse in un buco nero senza altro apparente risultato che ferite a cielo aperto in piena città, inchieste giudiziarie, fallimenti societari, precarizzazione dello scarso lavoro impegnato.
Una stazione concepita all'epoca per assorbire 20mila passeggeri / giorno e che ripensata recentemente ridurrebbe i frutti alla modestissima previsione di 3000 passeggeri sempre al giorno: quasi un settimo rispetto al vecchio ed obsoleto progetto iniziale, per il quale è proporzionato ora di compensare la mancata previsione con l'autobus urbano ed extraurbano che mostra come diretta osservare la circolazione del traffico veicolare nella zona interessata e non solo, sottoponendola all'attraversamento giornaliero di chilometri di pulmann.

"Noi del M5S - dichiarano De Blasi e Quartini - in questo contesto e in questo momento di crisi nazionale ed internazionale, riteniamo che il paese non possa commettere errori e che mai come ora sia doveroso e indispensabile indirizzare le poche risorse economiche disponibili in politiche di vero sviluppo sostenibile osservato all'unico obiettivo di dare riscontro alle reali necessità che in questo momento hanno tutti i cittadini fiorentini e non solo. Si tratta, prima di tutto, di decidere come spendere i pochi soldi che gli Stati hanno. Se sostenere le famiglie in difficoltà e le economie, direttamente, oppure finanziare un progetto mastodontico e dal futuro presumibilmente catastrofico."

Dopo l'ennesima bocciatura del Tribunale i due esponenti del Movimento chiedono quindi al governo e ai suoi Ministri di considerare l'opera AV per Firenze quantomeno “discutibile” per assenza di benefici conseguenti allo sforzo economico impiegato per la sua realizzazione.

"Noi non siamo contro lo sviluppo . concludono - bensì lottiamo contro lo sperpero di denaro pubblico e con questa considerazione auspichiamo un atto non coraggioso ma evidentemente necessario che deve dirottare gli investimenti previsti per la realizzazione dell'opera TAV FIRENZE in favore dei comparti economici che effettivamente incidono sulla qualità della vita delle persone, ribadendo che per noi le priorità, ora più che mai, sono: sanità, ricerca, istruzione, tutela dell'ambiente e del territorio."


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