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Crisi Rifle. Cgil e Cisl chiedono tavolo di crisi

L'azienda con sede a Barberino conta 96 dipendenti in Italia

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Protesta alla Rifle. Una foto storica Protesta alla Rifle. Una foto storica © Fotocronache Germogli
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Non accenna a risolversi la crisi della storica azienda di abbigliamento Rifle e Co, che ha sede a Barberino di Mugello e conta complessivamente 96 dipendenti sul territorio nazionale, di cui oltre 40 fra le Province di Firenze e Arezzo. "L’azienda - spiega una nota congiunta di Cgil e Cisl - è attualmente in cassa integrazione straordinaria dal 12 luglio 2020 ed ha chiesto il 18 maggio un concordato in continuità". Continuano i sindacati:

Filctem-Cgil e Femca-Cisl di Firenze, che seguono da tempo la vicenda, lanciano ancora una volta l’allarme ed hanno chiesto in data odierna, un urgente incontro al tavolo istituzionale di crisi della Regione Toscana.

Abbiamo chiesto più volte un incontro alla proprietà, sollecitando un piano di rilancio a supporto del concordato, senza il quale il destino di questa storica società appare segnato. Ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro e questo naturalmente non fa altro che aumentare la nostra preoccupazione e soprattutto quella dei lavoratori.

Non ci rassegneremo ad assistere passivamente alla fine di un marchio ed alla perdita dei posti di lavoro di persone professionalmente preparate e che hanno contribuito a vestire intere generazioni.

Filctem-CGIL - Femca-CISL

Alessandro Lippi – Gianluca Valacchi

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