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Nardella furioso: "non scaricate le responsabilità sui sindaci". Arriva dietrofront del Premier

Chieste al Governo indicazioni chiare. A Firenze domani si riunisce in prefettura il Cosp metropolitano. Nel frattempo da Palazzo Chigi arriva la rettifica al testo del Dpcm

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il sindaco Dario Nardella il sindaco Dario Nardella © Met
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La fretta è sempre cattiva consigliera e così nella fregola di andare in diretta in prima serata e di permettere le ribattiture dei quotidiani la diretta del Premier Giuseppe Conte sorte l'effetto di fare arrabbiare tutti i sindaci italiani.

Un furioso Dario Nardella stamani ha voluto ribadire a margine di una conferenza stampa in Palazzo Vecchio le sue posizioni in merito all'ultimo Dpcm presentato in ieri sera in diretta tv.

Fin da subito il sindaco di Bari Decaro ha definito "inaccettabile scaricare sui sindaci le responsabilità del coprifuoco" e Nardella è allineato sulla stessa posizione.

"La norma che attribuisce ai sindaci genericamente l'onere di chiudere vie e piazze necessita di chiarezza, perché se il governo voleva fare il coprifuoco lo doveva dire in maniera esplicita affidando allo stato il compito di controllare il territorio e applicarlo come hanno fatto altri paesi europei. Se si vuole prevedere misure specifiche va sottolineato che i sindaci già ora in molte città hanno contingentato gli ingressi in piazze e strade, ma lo hanno fatto con le proprie forze. Qui pare invece si voglia introdurre una misura con un'estensione larga sui territori."

Il nocciolo della faccenda è "chi fa che cosa". Non basta quindi secondo i sindaci italiani infuriati dire genericamente di chiudere strade e piazze ma bisogna stabilire quali strade e piazze, con quale supporto d'informazioni sanitarie, ma soprattutto con quale metodo perché è chiaro che non può bastare la Polizia Municipale ma lo stato deve intervenire mettendo in campo uomini: Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

L'esempio a Firenze c'è ed è recentissimo con la chiusura dopo mesi di polemiche di Piazza Santo Spirito dove, ribadisce il sindaco sono serviti 50 uomini per chiudere una singola piazza. Difficile pensare quindi come sia possibile chiudere vie e piazze senza l'intervento della Questura e della Prefettura.

"Chi ci da gli agenti? Chi ci da gli strumenti per controllare - prosegue Nardella - non possiamo prendere in giro i cittadini chiudendo strade e piazze senza potere poi controllare chi entra e chi esce.
Credo che sia chiaro come ha chiesto Decaro a nome di tutti i sindaci italiani chiarire questa misura, altrimenti si tratta di un boomerang perché gli l'applicherà non avendo mezzi non potrà garantire ai cittadini sicurezza rispetto al contagio".


Il Cosp di domani si riunirà per questo perché i sindaci che Nardella sottolinea essere sempre stati in prima fila fin dal primo momento dell'emergenza non si tirano mai indietro.

"Quando ci hanno chiesto di distribuire i buoni pasti lo abbiamo fatto in una settimana, quando ci hanno chiesto di predisporre la protezione civile ci siamo subito attivati, quando ci hanno chiesto di predisporre le reti del volontariato lo abbiamo fatto e persino noi siamo scesi in strada".

I sindaci chiedono che ognuno faccia la sua parte e rimandano al mittente il compito di gestire il coprifuoco annunciato.

E dopo la ribellione arriva da Palazzo Chigi un nuovo testo del Dpcm dove scompare ogni riferimento di responsabilità ai primi cittadini.
In realtà si scopre che nella fretta quello letto in diretta dal Premier ieri sera era solo una bozza e non il Dpcm che poi è finito in Gazzetta Ufficiale dove magicamente "salta" ogni riferimento ai sindaci.

Nel nuovo testo si legge infatti che: "Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private'', si legge nel nuovo testo.
Con l'eliminazione delle parole "I sindaci dispongono..." sarà pace fatta fra gli amministratori è il Governo? Il rimedio rischia di essere peggiore del male perché la faccenda si complica ancora di più. Chi fa cosa rimane un mistero.

Del resto come ha detto il sindaco di Firenze: "I sindaci possono fare tutto ma non sono il Padreterno".























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