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DPCM 4 Novembre: Toscana in zona gialla. Il dettaglio di cosa si potrà fare e non fare

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Le misure Le misure © Presidenza del Consiglio dei Ministri
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Nella conferenza stampa di questa sera (mercoledì 4 novembre, trasmessa in diretta anche da OK!Mugello) il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato, come già ampiamente anticipato dagli organi di stampa durante la giornata e nei giorni scorsi, l'articolazione dell'Italia in tre zone (Rossa, Arancione e Gialla) in base ai livelli di rischio.

Anzitutto è stato chiarito che nella zona rossa al momento figurano Lombardia, Piemonte, Val D'Aosta e Calabria; in quella arancione Puglia e Sicilia e il resto d'Italia in quella gialla. Il Dpcm, che entrerà in vigore come anticipato venerdì 6 novembre rimarrà valido fino al 3 dicembre.

Le misure valide per tutto il territorio nazionale sono il 'coprifuoco' dalle 22 alle 5 di mattina, la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori (salvo attività di laboratorio) e la capienza al 50% per i mezzi pubblici. Queste, che sono le misure base, sono anche le misure valide nelle zone gialle (in cui rientra la Toscana). E proprio per questo vediamo un dettaglio di cosa si potrà fare in Toscana:

Per la Toscana:

Nella serata di ieri è stato firmato dal Presidente del Consiglio il nuovo DPCM che introduce una novità: l’individuazione di 3 Aree corrispondenti a 3 scenari di rischio per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive.vLa Toscana si inserisce tra le zone a rischio moderato, quindi nella fascia gialla.
Le misure standard che entreranno in vigore da VENERDÌ 6 NOVEMBRE previste sono:

SPOSTAMENTI:- Dalle 22 alle 05 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;- È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

RISTORAZIONE-
Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00;- massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi;- dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; - consentita la ristorazione con consegna a domicilio e l’asporto è consentito fino alle ore 22,00 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

SCUOLA-
Didattica a distanza al 100% alle superiori;- Per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio della mascherina salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

CENTRI COMMERCIALI
Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e pre-festivi ad eccezione delle attività essenziali presenti all’interno quali farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi ed edicole.
MEZZI PUBBLICI A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50%.

PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI e CONCORSI-
Sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private (compreso il concorso scuola) e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile;- Le pubbliche amministrazioni assicurano le percentuali più elevate possibili di lavoro agile.

MUSEI
Chiusi musei, mostre e degli altri istituti e luoghi della cultura.

SCOMMESSE
Le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente.

Per le zone arancioni e rosse le prescrizioni sono naturalmente più restrittive. In particolare nelle zone rosse sono vietati gli spostamenti, anche all'interno dei territori, se non per comprovate esigenze; e per questo torna lo strumento dell'autocertificazione.

L'inserimento di una regione in una zona o nell'altra dipenderà da decisione presa dal ministro della Salute basendosi sui monitoraggi di 21 parametri e congiuntamente con i rappresentanti delle Regioni. E dopo un periodo di 14 giorni, se la situazione sarà migliorata, potrà passare anche nella zona a minor rischio.

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