OK!Firenze

Finge incidenti nei parcheggi per ottenere il risarcimento, arrestato un 49enne

La polizia di Stato ha ricostruito le vicende ascoltando tutte le testimonianze. Le simulazioni avvenute nel parcheggio del centro commerciale di Ponte a Greve e in quello dei dipendenti all'ospedale di Careggi.

Abbonati subito
  • 46
furbetto del parcheggio furbetto del parcheggio © Florian Pircher da Pixabay
Font +:
Stampa Commenta

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un italiano originario della Campania di 49 anni, gravemente indiziato di un’estorsione messa a segno ai danni di una automobilista, dopo aver finto di essere stato colpito dall’autovettura di quest’ultima all’uscita di un parcheggio.

Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Firenze nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal Sost. Proc. Christine Von Borries della Procura della Repubblica del capoluogo toscano diretta da Giuseppe Creazzo e che vede il destinatario della misura indagato anche per almeno tre truffe, tra tentate e consumate, avvenute tutte in danno di automobilisti, simulando incidenti.

Il primo di questi episodi sarebbe avvenuto nel giugno scorso all’interno del parcheggio del Centro Commerciale di Ponte a Greve.

L’indagato, dopo essersi messo dietro l’auto di un’ignara vittima che stava uscendo dal parcheggio, avrebbe colpito con la mano il paraurti del mezzo fingendo poi di zoppicare e richiedendo subito al conducente un risarcimento in contanti.

In quella circostanza il raggiro non andò a buon fine poiché intervennero due carabinieri in borghese che avevano osservato l’intera scena.

Pochi mesi dopo si sono verificati altri due fatti analoghi nel parcheggio dei dipendenti dell’ospedale di Careggi.

L’8 settembre 2020 una dipendente dell’ospedale stava uscendo a marcia indietro dal parcheggio accanto all’elisoccorso, quando è stata avvicinata da uno sconosciuto che gli ha subito rappresentato di essere stato urtato dall’auto e che il suo cellulare era finito a terra, rompendosi.

L’uomo avrebbe poi preteso, anche in questo caso, un risarcimento diretto, chiedendo alla malcapitata la somma in contanti di 100 euro, che la donna ha prelevato al bancomat e consegnato.

La stessa scena si è ripetuta il giorno dopo, sempre nel medesimo parcheggio, dove questa volta il truffatore, una volta intascati i soliti 100 euro, ha firmato con un falso nome un foglio nel quale dichiarava di non avere più nulla da pretendere dalla vittima.

L’ultimo episodio, in ordine temporale, è avvenuto lo scorso 5 febbraio 2021 nel parcheggio del centro commerciale di Sesto Fiorentino, ma questa volta quella che era iniziata come una truffa organizzata con lo stesso modus operandi di quelle messe a segno a Careggi, è finita con un’estorsione.

In questo caso il protagonista della vicenda dopo aver mosso le sue solite accuse ad una donna in auto uscita dal parcheggio, è salito a bordo del mezzo e ha afferrato con forza la vittima per un braccio inveendo contro di lei, accompagnandola ad un bancomat e costringendola a consegnarli i 100 euro, sempre per il fantomatico risarcimento del cellulare rotto a seguito del finto urto.

La Polizia di Stato ha ricostruito le vicende ascoltando tutte le testimonianze che hanno consentito di identificare l’indagato, caratterizzato anche da un particolare tatuaggio, come colui che avrebbe messo a segno le truffe e l’estorsione.

Gli agenti del Commissariato di Sesto Fiorentino hanno anche potuto ricostruire l’ultimo episodio delittuoso, grazie alle immagini della videosorveglianza del parcheggio del centro commerciale dalle quali, peraltro, sarebbero emersi delle sequenze che immortalano la stessa persona avvicinarsi in più circostanze a diversi automobilisti.

Sulla base degli elementi acquisiti la Procura della Repubblica di Firenze ha richiesto ed ottenuto dal GIP la misura cautelare eseguita sabato dal Commissariato di Sesto Fiorentino.

La Polizia è ora a lavoro per verificare se altri automobilisti siano rimasti vittime di analoghi raggiri.

Lascia un commento
stai rispondendo a