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Santo Spirito, arriva anche la "protesta delle panche" di Padre Pagano

Caos, alcol, assermbramenti, musica, urina, vetri rotti e graffiti sui muri. Prosegue nell'immobilità delle forze dell'ordine e la disperazione dei residenti il degenere di piazza Santo Spirito.

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centinaia di persone in piazza Santo Spirito centinaia di persone in piazza Santo Spirito © Camilla Speranza
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Le premesse del ritorno in zona gialla non sono certo incoraggianti per piazza Santo Spirto dove in realtà l'anarchia ha regnato sovrana qualsiasi fosse il colore che il covid impone.
"Come sempre" sottolineano i residenti esuasti da questa follia perpetua. Oltre ai "soliti" bivacchi anticipati al primo pomeriggio con la limitazione dei locali di somministrare alcol alle 18.00 e col caos che poi prosegue ben oltre le 22.00 del coprifuoco grazie alle bottiglie che continuano poi ad arrivano in piazza nelle shoppers comprate altrove e la facciata e il sagrato della basilica brunelleschiana trasformate in orinatoi fetenti a cielo aperto nei giorni scorsi hanno visto comparire anche grossi graffiti sui muri della basilica e sulla facciata del Convento delle Suore Domenicane e del Conservatorio di San Pier Martire di Borgo Tegolaio e le partite a calcio in notturna sul sagrato della basilica.

Oggi giorno della Liberazione alle 9,30 sono iniziati comizi e musica sparata a decibel altissimi con centinaia di persone a cantare e ballare che hanno imppedito persino la celebrazione delle Sante Messe e anche Padre Giuseppe Pagano ha sbottato mettendo in scena la protesta delle panche.

Ha iniziato a far suonare le campane ininterottamente e a portare sul sagrato le panche della chiesa usate insieme a scoth da pacchi per transennare il sagrato. "Noi il 25 aprile lo festeggiamo così" si è sfogato il priore a un collega de Il Corriere Fiorentino presente in piazza.
Padre Pagano in prima persona aiutato da alcuni fedeli ha di fatto così recintato l’area antistante l'ingresso della chiesa con per far sì che nessuno si sedesse a bere, mangiare o a prendere il sole davanti agli ingressi della basilica. 

"Questa mattina (domenica, ndr) – racconta il priore – ci è stato impossibile celebrare la messa per il chiasso che proveniva dall’esterno. Abbiamo chiamato la polizia municipale e chiesto un intervento. Ma non è accaduto nulla. Mi chiedo: in un momento del genere, con il virus che ancora è in circolazione, perché è stato autorizzato questo assembramento?". 
La protesta della comunità di Santo Spirito da alcuni dei partecipanti alla manifestazione è stata ritenuta una provocazione e non sono mancate le discussioni tra il priore e un gruppo di ragazzi. A riportare la calma, e a gestire l’ordine pubblico Polizia e Carabinieri che hanno fatto in modo che la situazione non degenerasse.

Il pomeriggio è andato avanti con centinaia di persone ovunque, alcool libero e addiritutra fumogeni come se niente fosse successo e alle rimostranze dei residenti esasperati le forze dell'ordine presenti in piazza in maniera inerte hanno risposto che non vogliono creare problemi di ordine pubblico.

E la serata si è conclusa col solito scermpio e tappeto di vetri, alcol versato sul sagrato e urina ovunque.

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