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Momi rischia la chiusura definitiva

Partito l'iter del comune e della Prefettura per le ripetute violazioni e la rottura dei sigilli. Ma lui insiste "continuerò ad aprire".

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Momi davanti al suo ristorante "fuorilegge" Momi davanti al suo ristorante "fuorilegge" © n.c.
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Se è vero che a forza di tare la corda questa alla fine si spezza deve essere stata lunga quella del comune di Firenze e della Prefettura che solo ora si è spezzata davanti alle reiteirate violazioni dei decreti anti covid del leader dei ristoratori ribelli che si riconoscono sotto la sigla "Io apro".

Guai in vista per Momi El Hawi che adesso rischia la chiusura definitiva. E' partito infatti il procedimento e gli atti "necessari per la chiusura definitiva dell'attivita'" fanno sapere da Palazzo Vecchio.
Il motivo? Le "numerose violazioni alle normative anticovid e inosservanza dei provvedimenti di sospensione dell'attivita'". Violazioni che "riguardano la reiterata inosservanza dell'obbligo di rimanere chiuso e la rimozione dei sigilli apposti al locale, chiara manifestazione del dispregio delle regole di condotta a presidio della salute e della sicurezza pubblica e dei criteri di leale concorrenza che dovrebbero orientare il comportamento non solo di chi opera in un delicato settore del commercio pubblico ma di qualunque cittadino", si spiega dall'amministrazione, che ha gia' notificato l'azione all'imprenditore. Imprenditore che non ci sta.

Momi si dice pronto alla 'battaglia legale' e a continuare nella linea rodata in questi mesi: restare aperto. "Per quanto mi riguarda tutte le chiusure imposte sono illegittime", cosi' come "i sigilli. Di conseguenza lo e' anche il provvedimento" odierno, spiega all'agenzia Dire. "Stiamo parlando con chi di dovere per cercare di capire come risolvere le cosa" e, senza un esito positivo, "andremo per vie legali. Io comunque- assicura- rimango aperto e continuero' ad aprire all'infinito il mio locale: hanno gia' messo sette volte i sigilli e sette volte li ho levati. Vado avanti per la mia strada perche' quando sei dalla parte del giusto puoi fare qualsiasi cosa. Queste purtroppo non sono leggi da rispettare, perche' fatte senza curarsi della compressione dei diritti costituzionali".

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