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Stadio, Commisso: "Firmata opzione d'acquisto per i terreni di Campi Bisenzio"

Il patron ha parlato del nuovo stadio in occasione del primo anniversario del suo arrivo a Firenze

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Rocco Commisso Rocco Commisso © N.c.
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Esattamente un anno fa Rocco Commisso acquistava la Fiorentina dai Della Valle. L'intenzione del magnate statunitense è quella di rendere la squadra viola uno dei primi 20 club del mondo. In questo anno il presidente ha portato giocatori di spessore ad indossare la maglia gigliata: Boateng, Lirola, Ribery.

Oggi Commisso ha parlato in diretta streaming da New York con i tifosi viola dicendo di aver firmato l'opzione di acquisto per i terreni a Campi Bisenzio.

"I soldi non sono un problema, la mia mentalità è sempre la stessa: fast fast fast - ha detto il patron -. Sono deluso dal fatto che, dopo aver parlato per anni dello stadio, la città non aveva idee da proporre. Abbiamo parlato di ristrutturare il Franchi, ma dopo l'incontro con la sovrintendenza abbiamo capito che non possiamo fare lo stadio come vogliamo noi. I nostri tifosi non possono bagnarsi allo stadio quando piove. In America non esistono più stadi costruiti 90 anni fa. Dopo c'è stata l'ipotesi della Mercafir. Mi hanno detto in faccia che ci sarebbero voluti 5 anni solo per spostare tutto".

"Dopo tantissimi incontri - ha proseguito - nessuno mi ha mai detto i costi ed i tempi. Poi abbiamo capito che con i costi di demolizioni e smaltimento, contributi, il rischio idraulico, bellico, aeroportuale, eccetera, saremmo arrivati a un costo dieci volte maggiore. Inoltre mi è stato detto dopo che le tasse sullo stadio sarebbero aumentate. Non è giusto, io in quanto imprenditore impiego i miei soldi per fare bene all'Italia. Per questo abbiamo annunciato l'opzione di comprare trentasei ettari e mezzo per fare il nuovo stadio a Campi Bisenzio, dove sarà possibile avere più spazio anche per i parcheggi".

Commisso però non ha liquidato del tutto l'ipotesi di rinnovamento del Franchi. "Auguro al Comune di Firenze di fare tutto quello che vuole a Campo di Marte, ma io non voglio mettere soldi in situazioni dove a decidere sono le leggi della Soprintendenza. Non è detto che il proprietario del nuovo impianto debba essere io o il club, si possono studiare soluzioni come quella dello stadio della Juventus o come credo che faranno a Milano. Campo di Marte era la mia prima opzione e non è detto che sia del tutto chiusa come strada, ma prima devono cambiare le regole, quelle attuali non mi vanno bene”.

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