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Dantedì in piazza Signoria sorge l'albero del Paradiso

Alta circa 22 metri, l’installazione, curata dagli Uffizi in co-promozione con il Comune, sarà la più grande scultura mai ospitata nello spazio pubblico del centro storico di Firenze.

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Il direttore degli Uffizi davanti all'albero Il direttore degli Uffizi davanti all'albero © Ufficio stampa Uffizi
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L’opera costituisce un anticipo della mostra  ‘Alberi In-versi’, con creazioni del maestro torinese, dedicata a Dante Alighieri ed accolta negli spazi delle Gallerie degli Uffizi dal 1 giugno al 12 settembre.

Un abete gigantesco si innalza di oltre 22 metri in piazza della Signoria, protendendo i suoi rami metallici verso il cielo: l’installazione, realizzata dall’artista Giuseppe Penone, è la più grande mai collocata nello spazio pubblico del centro fiorentino.
È spuntata oggi, per il “
Dantedì” di un anno molto speciale, il settecentenario dalla morte dell’autore della Divina Commedia.
La colossale scultura “Abete”
si può vedere come metafora del Paradiso: cioè “l'albero che vive de la cima / e frutta sempre e mai non perde foglia” (vv. 29-30, Canto XVIII, Paradiso, Divina Commedia), come afferma Cacciaguida degli Elisei per descrivere all’incredulo Dante il luogo in cui si trova.

L'albero per Penone è immagine di una giovinezza trascorsa tra i boschi delle Alpi Marittime e perciò frequentata assiduamente negli ormai oltre cinquant'anni di ricerca. Esso rivela attraverso la sua crescita a cerchi concentrici una forma essenziale, strettamente necessaria alla sua stessa esistenza e al suo stesso sviluppo: è saldamente piantato nella terra ma con i rami protesi verso il cielo.

Tra gli alberi l'artista predilige le conifere, per il loro tronco resistente alle torsioni e i rami a palco dall’andamento regolare: in pratica, una sintesi formale dell'idea stessa di albero. Per questi motivi l’opera che Penone ha scelto di collocare in Piazza della Signoria è un abete monumentale.

Il tronco e i rami sono stati realizzati in fusione di acciaio inossidabile, avvolta da un reticolo che conferisce all’installazione un senso ascendente: i 18 elementi che lo formano sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù.

"Abete" rivela l’interesse di Giuseppe Penone – e collettivo - per gli aspetti ambientali dell’arte, soprattutto nello spazio urbano: qui, secondo l’artista, si sviluppa la continuità tra cultura e natura, tra il tempo della storia e quello della vita, tra passato e presente, perfino in un luogo così fortemente connotato come piazza Signoria a Firenze.

L’installazione, curata dagli Uffizi in co-promozione con il Comune e la collaborazione dell’associazione Arte continua, costituisce un’anticipazione di Alberi In-Versi, mostra dedicata a Penone che le Gallerie ospiteranno dal 1 giugno al 12 settembre prossimi, sempre nell’ambito delle celebrazioni dantesche previste per il 2021.

A tagliare il nastro di Abete, oggi in piazza Signoria, c’erano, tra gli altri, oltre al direttore del museo Eike Schmidt, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

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