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Campi Bisenzio, museo Manzi slitta la messa in sicurezza

"Il progetto è quasi raddoppiato. Chiederemo un investimento di 200.000 euro". Gandola: "Una a. pessima notizia. Adesso non c'è più un cronoprogramma da seguire"

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il Museo Manzio di Campi Bisenzio il Museo Manzio di Campi Bisenzio © ufficio stampa
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"Il rinvio dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del Museo Manzi è davvero una pessima notizia,  si tratta di una lunga storia che va avanti da anni senza che sia possibile consentire l’avvio del cantiere”"
Si esprime così Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio dopo aver discusso in consiglio comunale l’ennesima interrogazione per comprendere quando saranno effettuati gli attesi lavori di messa in sicurezza dei locali museali di Villa Rucellai. 

“Alla nostra interrogazione, - spiega Gandola, - ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Lorenzo Loiero il quale ci ha informato che la soprintendenza ha dato finalmente l’ok all’effettuazione dei lavori ma dovendo accogliere le diverse osservazioni poste,  il preventivo di spesa, prima di circa 80mila euro è praticamente raddoppiato ed oggi è necessario una spesa di 200 mila per consentire la piena messa in sicurezza dei locali del museo. Una vera e propria doccia fredda che ha fatto slittare in avanti l’avvio del cantiere. 

"Come noto, continua il capogruppo, i lavori prevedono la realizzazione delle uscite di emergenza, la compartimentazione delle zone di collegamento con gli altri uffici, la realizzazione di un adeguato impianto di antincendio con cellule di rivelazioni e dell’impianto evac.
Visto l’aumento dei costi per realizzare l’intervento, l’amministrazione comunale ha informato che la messa in sicurezza sarà fatta rientrare nel più vasto intervento di riqualificazione dell’intera Villa Rucellai,  intervento già previsto, per circa 2 milioni di euro, nel piano triennale delle opere pubbliche.


Tutto questo, però, fa slittare in avanti la riqualificazione del museo e a questo punto non sappiamo nemmeno se sarà possibile fare i lavori entro questa legislatura. Davvero una pessima notizia che non ci fa ben sperare per il futuro visto che non c’è nessun cronoprogramma certo sui lavori. Solo dopo l’ultimazione dei lavori, attesi da anni, il Museo Manzi potrà essere rilanciato consentendo di riattivare le visite guidate e i laboratori tecnici prevedendo la presenza dei ragazzi delle scuole campigiane utilizzando, quando necessario,

il servizio comunale di scuolabus. La mancata messa in sicurezza, conclude il capogruppo azzurro, non consente nemmeno  di richiedere ed ottenere il riconoscimento di rilevanza regionale del Museo  e tutto questo costituisce un limite inaccettabile.  Campi Bisenzio non può rinunciare alle oltre 130 opere di straordinaria bellezza che il Maestro Manzi ha donato alla Città, con un gesto di straordinaria generosità, né quelle opere possono rimanere chiuse in locali che non sono visitati nemmeno da una persona. Manzi è e resta un artista poliedrico, autore di 20.000 opere realizzate con 12 tecniche diverse che ha avuto l’onore di essere chiamato dal Direttore Schmidt per esporre un suo autoritratto presso la Galleria degli Uffizi. Manzi è oggi parte indissolubile  della nostra Comunità e per questo occorre compiere ogni sforzo per rilanciare il museo a lui dedicato”.

 

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