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Firenze. Impianti radio trasmissivi, più tutele per il paesaggio e la cittadinanza

L’assessore Del Re: “Nuove disposizioni per reagire a un fenomeno che ha interessato il nostro territorio e consentire al Comune di avere maggiori strumenti per esprimersi sulle installazioni in centro e nella buffer zone”

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Impianti radio trasmissivi, più tutele per il paesaggio e la cittadinanza Impianti radio trasmissivi, più tutele per il paesaggio e la cittadinanza © N.c.
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Garantire la massima tutela ambientale, paesaggistica e della cittadinanza rispetto all’installazione di impianti radio trasmissivi, assicurando al tempo stesso una razionale pianificazione della rete e la copertura del servizio, contemperando così i diversi interessi in gioco. Sono gli obiettivi del Programma comunale degli impianti radio trasmissivi e del primo Regolamento del Comune di Firenze per l’installazione e il controllo degli impianti radioelettrici che contiene norme più restrittive e tutelanti rispetto alla normativa nazionale vigente, presidiata finora dagli organi competenti a rilasciare il proprio parere a partire da Arpat, Enac e Soprintendenza: il regolamento fissa infatti ulteriori ‘paletti’ di tutela, in collaborazione con i gestori, per un corretto inserimento ambientale e paesaggistico dei nuovi impianti. Programma e regolamento comunale hanno avuto oggi il via libera del Consiglio comunale, dopo l’ok della giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente, urbanistica e Piano di gestione Unesco Cecilia Del Re, che ha presentato i nuovi strumenti anche nel corso dell’Internet festival di Pisa.

Si tratta di due strumenti di grande importanza dal punto di vista di tutela ambientale e paesaggistica - ha detto l’assessore Del Re -, con l’introduzione per la prima volta nel Comune di Firenze di un Regolamento per l’installazione e il controllo degli impianti. Laddove finora si faceva riferimento direttamente alla normativa regionale e nazionale (già di per sé tra le più stringenti in Europa), adesso vogliamo dotarci di uno strumento che consenta anche al Comune di potersi esprimere in merito con maggiore efficacia di indirizzo degli interventi. Sebbene infatti il potere dell’ente locale sia limitato, con il Programma e il regolamento che abbiamo deliberato, oltre a mappare e definire gli sviluppi della rete in modo razionale a tutela di una copertura uniforme sul territorio, l’Amministrazione comunale vuole reagire all’aumento di impianti che segue le diverse richieste dei gestori, indicando ulteriori paletti di tutela sia a livello ambientale che di rispetto delle aree di Core Zone e Buffer Zone Unesco. Queste ultime rappresentano il vero punto di forza per poter limitare interventi che mal si conciliano con contesti di pregio in cui anche di recente sono state installate queste antenne senza che l’amministrazione avesse strumenti per dire di no. I 18 punti belvedere che abbiamo inserito lo scorso anno con una variante al Regolamento Urbanistico diventano dunque strategici per valutare l’inserimento nel contesto paesaggistico dei nuovi impianti. Si tratta di norme, infatti, a cui abbiamo lavorato congiuntamente con gli uffici urbanistica, ambiente e Unesco del comune di Firenze, a conferma di quanto sia importante tenere oggi questi temi assieme per uno sviluppo sostenibile del territorio”.

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