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Quartiere 2, dopo il consiglio aperto scende nell'arena l'opposizione, ma fuori dalla scuola

Stesso luogo (auditorium scuola Dino Compagni) e stesse modalità. Le opposizioni scendono in campo ma la preside a 48 dall'evento nega l'auditorium perchè "l'incontro è politico".

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appuntamento con l'opposizione appuntamento con l'opposizione © Facebook
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Dopo il consiglio di quartiere 2 aperto che si è svolto nelle scorse settimane all'auditorium della scuola Dino Compagni scendono in campo le opposizioni.
Un appuntamento interessante per sentire il pensiero dell'opposizione sui grandi temi del quartiere e soprattutto quello delle persone a cui sarà dato ampio spazio.

I temi caldi saranno quelli noti e l'occasione è cercare di capire cosa ne pensano e  quali sono le proposste dell'opposizione Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Centro e Movimento Cinque Stelle.

L'appuntameento previsto per stasera giovedì 9 dicembre alle ore 18,30 presso l'Auditorium della scuola Dino Compagni ci sarà ma fuori dalla scuola perchè a 48 ore dall'evento la preside ha cancellalto la concessione dell'auditorium perchè considera "l'incontro politico."

Lorenzo Masi consigliere in Palazzo Vecchio del Movimento Cinque Stelle e promotre dell'iniziativa ribatte alla preside dicendo che "i consiglieri di minoranza hanno un ruolo politico-istituzionale", ma lei non cambia idea e conferma che comunque stasera alle 18,30 sarà presente davanti all'ingresso dell'auditorium per accogliere i cittadini, spiegare l'accaduto e comunicare il rinvuio dell'evento.

Imbarazzo nelle minoranze con Fratelli d'Italia che con il capogruppo Alessandro Draghi conferma che per cortesia verso i cittadini che si sono già prenotati e che è stato impossibile raggiungere con così poco preavviso sarà presente alle 18,30 davanti agli ingressi sbarrati dell'auditorium e sulla stessa linea sono anche Federico Bussolin capogruppo de La Lega e Ubaldo Bocci capogruppo di Centro.

Per ora l'evento è solo rimandato confermanole opposizioni con toni soft, ma sui social è già bagarre fra cittadini infuriati.

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