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Ancora una capotreno aggredita. Giannelli(FdI): solidarietà al personale Trenitalia

"necessario garantire la sicurezza di lavoratori e passeggeri."

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ancora un'aggressione su un treno ancora un'aggressione su un treno © Pixabay
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L'episodio accaduto sul regionale 18339 delle ore 23.07 di giovedi 28 aprile, convoglio diretto da Firenze Santa Maria Novella a  Livorno che ha visto la capotreno aggredita sia verbalmente che fisicamente, poco dopo la fermata di Firenze Rifredi,  soltanto perchè stava facendo il proprio lavoro nel chiedere il titolo di viaggio ai passeggeri.
"E' un fatto di una gravità inaudita; oltre alla piena solidarietà alla capotreno aggredita. ed a tutto il personale di Trenitalia, emerge con forza la necessità di aumentare la sicurezza a bordo dei convogli, in particolare nelle fasce orarie serali." dichiara Giampaolo Giannelli responsabile provinciale dipartimento trasporti Fratelli d'Italia.

"Non può infatti in alcun modo passare il messaggio per cui i treni regionali la sera siano una terra senza legge e senza rispetto delle regole Bene quindi ha fatto la capotreno a contestare ad un passeggero il fatto di portare una bicicletta ingombrante e di non aver pagato il biglietto (passeggero che inveito sia contro la capotreno che contro passeggeri intervenuti a sostegno della stessa) sia a chiedere i documenti, per elevare una sanzione, nei confronti di un altro passeggero senza titolo di viaggio che Le ha addirittuta messo le mani addosso.
Solo dopo una serie di fasi concitate e alla minaccia di chiamare il 112, anche da parte di alcuni passeggeri, i due delinquenti (perchè tali meritano di essere appellati) sono scesi dal treno, ripartito dopo 30 minuti di ritardo.

Purtroppo segnalazioni di questa portata sono sempre più frequenti in particolare in orari serali e la situazione è sempre più grave. Il personale viaggiante deve essere messo nelle condizioni di operare al meglio, nel fare il proprio lavoro, visto che non possiamo permetterci che per evitare situazioni di pericolo i lavoratori di Trenitalia non chiedano i titoli di viaggio ai passeggeri. La sicurezza a bordo va garantita, senza se senza ma e questo vale ovviamente anche per i passeggeri che non possono essere esposti, magari dopo giornate di duro lavoro, a situazioni di pericolo come quella accaduta la settimana scorsa." conclude Giannelli.

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