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​Coronavirus, il governo: "Inevitabile prorogare misure dopo il 3 aprile"

Scuole chiuse, isolamento domiciliare e blocco delle attività non necessarie

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Il presidente del Consiglio Conte Il presidente del Consiglio Conte © N.c.
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Non è ufficiale ma è ormai certa la proroga la proroga delle misure anti Coronavirus oltre il 3 aprile, data in cui terminano le restrizioni attuali: il lockdown (chiusura scuole, attività produttive non necessarie e isolamento in casa.

Alle parole di ieri di Conte, che già lasciavano intendere la decisione. Oggi si aggiungono quelle di Francesco Boccia ministro per gli Affari Regionali intervistato da Maria Latella a SkyTg24 che ha detto: "Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come sempre è accaduto, il Consiglio dei ministri sulla base di un'istruttoria che fa la comunità scientifica", ha dichiarato il ministro.

Boccia non risparmia chi, Renzi in primis, nelle ultime ore ha chiesto un piano per la riaperture delle attività produttive.

"Penso che parlarne in questo momento sia inopportuno e irresponsabile - ha detto Boccia -. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta".

E il ministro della Salute, Roberto Speranza, si allinea con Boccia sottolineando che: "Abbassare la guardia proprio ora sarebbe un grave errore".

Non riapriranno quindi, le attività produttive non considerate essenziali. Confermate anche le restrizioni agli spostamenti e la chiusura di scuole e università. Resta da definire la durata della proroga che potrebbe essere fissata in due settimane.


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