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Variante alla SS67 a Vallina per costruire due ponti sull'Arno: Italia Nostra dice no

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Pressi di Vallina Pressi di Vallina © n.c
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Italia Nostra esprime contrarietà assoluta al Progetto SS 67 “Tosco-Romagnola” – Variante dell’abitato di Vallina con realizzazione di due ponti sull’Arno e riclassificazione della SP 34, proposta da ANAS SpA (progetto sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale presso la Regione Toscana). L’area è sottoposta a norme rigorose di tutela (vincoli paesaggistico e idrogeologico), ma nonostante il parere negativo del MiBACT, il progetto ha riportato l’esito positivo della VIA, propedeutico alla realizzazione dell’opera. Il MiBACT non ha partecipato agli accordi e né ha siglato intese, ha invece già espresso motivazioni contrarie all’opera, proponendo l’alternativa “zero”, condivisa dall’Associazione. Sembra che i pareri contrari del Ministero non siano stati presi in alcuna considerazione, confermando la realizzabilità di un’opera dal pesante impatto ambientale, su un luogo di grande valore paesaggistico, rischiando di compromettere l'ansa dell'Arno e una valle preziosa. Italia Nostra ha chiesto immediata attenzione ai Ministri competenti (MiBACT, MIT, MATTM) perché si possa considerare con più opportuna attenzione l’alternativa “zero” proposta dal MiBACT per scongiurare la realizzazione di un’opera che resta assolutamente indifferente al paesaggio. La mancata realizzazione comporterebbe la salvezza di un ambito pregiato di territorio e favorirebbe in maniera significativa la revisione generale dei piani infrastrutturali nazionali riguardanti anche le verifiche, i monitoraggi e le manutenzioni di ponti, viadotti, strade e autostrade. Dopo i crolli del Ponte Morandi e recentemente del Ponte di Caprignola, Italia Nostra ribadisce l’assoluta priorità di intervenire su tutto il territorio nazionale, anche con una diversa ripartizione dei fondi, a partire dal consolidamento delle opere esistenti, dal restauro e adeguamento strutturale, ove possibile, di quelle opere di notevole importanza per la storia delle costruzioni nel nostro Paese, subordinando ad essa la realizzazione di ogni nuova opera. In ogni caso, gli interventi devono tener conto dei vincoli esistenti e del valore dei luoghi, contemplando l’impiego di nuove metodologie e sistemi costruttivi che evitino il consumo di suolo o che compromettano il paesaggio e l’equilibrio idrogeologico. Italia Nostra chiede l’intervento immediato dei tre Ministri interessati perché si oppongano tempestivamente alla realizzazione del opera nelle sedi competenti, confidando in una positiva interlocuzione con gli uffici preposti per agire concordemente. L’Associazione si impegna a fornire ogni utile appoggio al fine di consentire il perfezionamento dei passaggi ritenuti necessari.

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