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Calenzano: alla Fogliaia un polo scolastico all’avanguardia

Il Vicesindaco Giusti interviene in Consiglio Comunale: progetto ampiamente proporzionato alle previsioni demografiche, soluzioni innovative per la didattica.

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il progetto della nuova scuola il progetto della nuova scuola © Met
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“Il progetto di fattibilità della nuova primaria è frutto di un approfondito lavoro, svolto dai nostri uffici in collaborazione con enti esterni, per individuare la localizzazione e le caratteristiche ottimali di quella che sarà una bella scuola per i nostri bambini”. Il Vicesindaco di Calenzano Alberto Giusti è intervenuto in Consiglio Comunale in merito al nuovo plesso della Fogliaia, in via di progettazione.

Giusti ha risposto ad un’interpellanza presentata dal gruppo consiliare Sinistra per Calenzano: “Le dimensioni della nuova scuola rispettano ampiamente le esigenze della popolazione scolastica di Calenzano, sulla base degli studi demografici, che registrano una netta diminuzione delle nascite sul nostro territorio”.

Le nascite infatti vedono un costante calo negli ultimi anni, passando dalle 178 nel 2015 alle 130 del 2020 e per il prossimo anno scolastico sono previste 675 iscrizioni nel capoluogo per un totale di 6 sezioni. “I dati demografici – ha sottolineato Giusti – non indicano la necessità di creare due classi prime ogni anno, anzi. Le dimensioni della scuola sono pienamente adeguate alle necessità”.

La localizzazione della nuova scuola è stata scelta in base ad uno specifico studio dell’Università di Firenze che ha comparato luoghi diversi, individuando quello della Fogliaia come il più adeguato ad ospitare il plesso. “Alla Fogliaia sorgerà un polo scolastico completo, dal nido alla primaria, con caratteristiche all’avanguardia, valutate insieme all’ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione INDIRE, proprio per offrire ai nostri bambini uno spazio innovativo, capace di adattarsi a esigenze didattiche in continuo rinnovamento”.

La nuova scuola sorgerà infatti al centro di un quartiere residenziale, al quale sarà collegata da più percorsi pedonali, avrà una superficie verde di oltre 1500 metri quadri, aule più ampie degli standard (50 mq contro i 45 regolamentari), organizzate secondo un costante scambio con gli spazi circostanti, con accessi diretti al giardino e altre soluzioni innovative. Non ci sarà per esempio il refettorio, definito uno “spazio sprecato” in quanto viene utilizzato soltanto per un’ora al giorno e che presenta problemi di rumore. Per la mensa saranno utilizzati piccoli spazi polivalenti, come del resto avviene in tante scuole da quest'anno, a causa della pandemia.
Dopo la progettazione preliminare eseguita dagli uffici comunali, è in corso la gara per assegnare la progettazione definitiva ed esecutiva.

Ecco la replica del gruppo consiliare Sinistra per Calenzano. L’idea alla base del progetto è in larga parte condivisibile, come aveva già sottolineato il gruppo di lavoro “Politiche sociali e Scuola” di Sinistra per Calenzano: realizzare una scuola con spazi più idonei a percorsi formativi in evoluzione continua, superando il concetto di “lezione frontale” e la conseguente organizzazione di ambienti e arredi, adeguandosi alle attuali direttive ministeriali per la progettazione di nuovi edifici scolastici, non può che trovarci favorevoli.
I dubbi avanzati da Sinistra per Calenzano sono sorti sulla stessa area scelta per la costruzione della scuola, dato che risulta circondata interamente sia da altri due edifici scolastici.

"Dalla risposta del Vicesindaco - affermano - abbiamo appreso di come l’area, nelle sue dimensioni attuali, fosse già stata destinata ad ospitare la scuola nel 2017: possibile che ancora una volta si prosegua ostinatamente a portare avanti quanto pianificato dalla passata Amministrazione, senza verificare criticamente nel merito quanto ciascun intervento sia rimasto al giorno d’oggi attuale e opportuno? Ritenendo superfluo, peraltro, di adottare uno strumento pianificatorio come il “Piano pluriennale comunale di edilizia scolastica” come avevamo proposto in Consiglio comunale ad ottobre 2019, che molto probabilmente avrebbe consentito una valutazione più obiettiva ed efficace.

 

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