Il 7 agosto Decreto Agosto n.104 con l’art.59 ha istituito un fondo di 400 milioni di euro destinato alle attività economiche e commerciali situate nei centri storici delle aree centrali di comuni capoluoghi di provincia o di Città metropolitane a particolare attrazione turistica che abbiano registrato presenze turistiche di cittadini residenti in paesi esteri.
Il 13 ottobre il decreto legge è stato convertito in Legge.
Sono ormai passati due mesi ma del contributo non ne se ha notizia e le imprese affogano nelle difficoltà per la mancanza di turisti.
Manca, infatti, il provvedimento attuativo, che dovrà fissare i criteri, i limiti e le modalità di erogazione del contributo. Ancora non si sa come presentare domanda.
Le condizioni per poterne fruire e le relative modalità di calcolo ricalcano quanto già previste per il contributo a fondo perduto di cui al Decreto 34 del 2020, più conosciuto come Decreto Rilancio: riduzione del fatturato e dei corrispettivi, questa volta di due terzi, riferito al mese di giugno 2020 e rispetto allo stesso mese del 2019.
Il beneficio spetta esclusivamente alle attività di impresa aventi ad oggetto le cessioni di beni e le prestazioni di servizi al pubblico.
Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019.
L’unica condizione necessaria posta dalla novella è che l’ammontare del “fatturato e i corrispettivi” del mese di giugno dell’anno 2020, abbia subito una riduzione di almeno un terzo rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Queste sono le percentuali spettanti sulla differenza tra giugno 2019 e giugno 2020:
15% sotto i 400 mila euro;
10% fino ad 1 milione di euro;
5% per importi superiori ad un milione di euro.
E’ previsto un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi ed un contributo massimo di 150.000 euro.