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"Paradiso XXXIII" alla Pergola, Elio Germano e Teho Teardo raccontano il 33esimo canto del Paradiso

19 – 24 ottobre Teatro della Pergola di Firenze (martedì, mercoledì, venerdì, sabato, ore 20:45; giovedì, ore 18:45; domenica, ore 15:45).

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Dante a teatro Dante a teatro © Met
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La “commedia” dell’uomo, sospesa fra ambizione del divino e perdizione diabolica forse può trovare soluzione solo nella poesia, abbagliante, del Paradiso.
L’ultima parte della terza cantica, quella che mise Dante di fronte al paradosso di dire l’indicibile e comunicare l’ineffabile, si fa spettacolo: Elio Germano e Teho Teardo, al Teatro della Pergola dal 19 al 24 ottobre (il 20 ottobre incontrano il pubblico coordinati da Matteo Brighenti), sono la voce e la musica che ci avvicinano al mistero e ci accompagnano al cospetto dell’immensità, attraversando il Canto XXXIII parola per parola, ogni verso esaltato da immagini ed effetti speciali, “con la voglia di arricchire la materia con aspetti visivi e sonori che non siano solo la parafrasi del testo – ha dichiarato Germano – e che accentuino i contenuti in modo appariscente, condivisibile e circolare. Partendo con energia dalla fine della Commedia”.

Paradiso XXXIII racconta quindi l’irraccontabile. Dal suono avvincente ed “etterno” di Dante germoglia la musica inaudita e imprevedibile di Teho Teardo, compositore d'avanguardia, e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Helbæk, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show, portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil.
Grazie alla loro esperienza crossmediale, accadrà qualcosa di magico e meraviglioso di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.

«Per la Fondazione Teatro della Toscana, che coproduce Paradiso XXXIII – afferma il presidente Tommaso Sacchi affrontare in modo innovativo i classici offre la grande opportunità di creare progetti specifici per guardare la scena da un punto di vista nuovo. È quanto avviene con Dante e la Divina Commedia grazie a Elio Germano e a Teho Teardo. La sfida è sia sui contenuti che sui modi per realizzarli – prosegue Sacchi – siamo di fronte a un importante momento creativo nell’ambito di un cammino progettuale comune di Germano e della Fondazione iniziato con Così è (o mi pare), riscrittura per realtà virtuale di Così è (se vi pare) di Pirandello, che dimostra che i nuovi media possono essere una grande risorsa».

Dal 19 al 24 ottobre Elio Germano e Teho Teardo debuttano al Teatro della Pergola di Firenze in Paradiso XXXIII diretti da Simone Ferrari & Lulu Helbaek.

Dante Alighieri, nel 33esimo canto del Paradiso, si trova nell'impaccio dell'essere umano che prova a descrivere l'immenso, l'indicibile, prova a raccontare l'irraccontabile. Questo scarto rispetto alla “somma meraviglia” viene messo in scena creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità.

In scena anche Laura Bisceglia e Ambra Chiara Michelangeli, rispettivamente al violoncello e alla viola. Il disegno luci è di Pasquale Mari, mentre i contributi video sono firmati da Sergio Pappalettera e Marino Capitanio; Matteo Oioli cura la scenografia.

Mercoledì 20 ottobre, alle 18:30, Elio Germano e Teho Teardo incontrano il pubblico alla Pergola. Coordina Matteo Brighenti. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Lo spettacolo è una commissione di Ravenna Festival, in coproduzione con Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni e Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara Claudio Abbado, Teatro Amintore Galli di Rimini."

 

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