
Dopo lo scempio del verde pubblico fiorentino di cui vi abbiamo ampiamente documentato specie sul lungarno Colombo (leggi qui) - ironia della sorte quello colpito dalla tempesta del 2015 e per cui l'amministrazione si è impegnata in abbondanti ripiantumazioni solo 10 anni fa - è botta e risposta fra residenti arrabbiati, associazioni ambientalisti e maggioranza e opposizione in Palazzo Vecchio.
Durissime sul tema le dichiarazioni del capogruppo Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto.
“L’assessore Giorgio assicura sulla stampa: “A fine lavori in città avremo più alberi…” ed ancora… “cento piante in più a chilometro”.
Insomma in queste ore appaiono sui giornali dichiarazioni quantomeno fantasiose utilizzate solo per frenare la “valanga” di giuste polemiche riversategli addosso dai residenti per la “raffica” di abbattimenti di alberi portata avanti dal Comune nei quartieri per realizzare i tracciati per il loro “trenino” in città!”.
“La verità è che stanno attuando una strage del verde fiorentino senza alcuna pietà e negando ogni forma di confronto con la popolazione residente. Più la gente protesta più l’assessore se ne frega… D’altronde lui è o non è “Re Giorgio” a Firenze?!
Alberi segati senza che nessuno nella maggioranza parli con coraggio. Gli stessi Verdi sono ormai scomparsi… a quanto pare la poltrona conta più dei principi fondanti e dell’identità di un partito…”
“Siamo certi, purtroppo, che le promesse dell’assessore saranno pari a quelle, come si dice scherzando, di un marinaio!
Si prendono infatti impegni nel Pd sulle future alberature da ripiantare sapendo già di non poterle mantenere…Vergogna!”.
Tirata direttamente in ballo la componente verde della maggioranza replica con le dichiarazioni della capogruppo di AVS – Ecolò Caterina Arciprete.
“Oggi su La Nazione leggiamo che l’Assessore Giorgio rassicura i cittadini: nei progetti esecutivi è previsto un saldo positivo di alberature nella tratta tra Piazza della Libertà e Bagno a Ripoli. Una notizia importante, perché chi vive in quei quartieri sa bene quanto sia doloroso assistere al taglio di alberi, anche quando necessario per opere di pubblica utilità come il tram.
Cosa fa il consigliere Mossuto? Invece di accogliere questa rassicurazione, accusa l’assessore di fare “promesse da marinaio” – dimenticando (o fingendo di dimenticare) – che non si tratta di vaghe promesse, ma di impegni formalizzati nei progetti esecutivi approvati. Il suo intento è chiaro: strumentalizzare il tema del verde pubblico per attaccare l’amministrazione, usando toni da campagna elettorale permanente.
Di ambientalismo, in queste polemiche, non c’è traccia. C’è solo il tentativo di cavalcare la rabbia, ignorando che la sostenibilità urbana si costruisce con visione, pianificazione di lungo termine e responsabilità: il tram è un’opera fondamentale per una città più ecologica e non ci stancheremo mai di dirlo”.