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L’allarme dei psicologi toscani sull’emergenza silenziosa dei caregiver

Gulino sottolinea come il carico fisico, emotivo e psicologico che i caregiver devono sostenere si intensifichi nei...

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Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana © Galli Torrini
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L’Ordine degli Psicologi della Toscana ha richiamato l’attenzione pubblica su una condizione definita come una “emergenza silenziosa”: quella dei caregiver che, ogni giorno, assistono familiari o conoscenti affetti da malattie croniche o invalidanti. Secondo quanto dichiarato dalla presidente Maria Antonietta Gulino, in Toscana si contano migliaia di persone impegnate in attività di cura gravose, spesso svolte in solitudine e senza un adeguato riconoscimento sociale. A essere maggiormente coinvolte sono soprattutto donne con più di cinquant’anni, particolarmente esposte a rischi di isolamento e burnout.

Gulino sottolinea come il carico fisico, emotivo e psicologico che i caregiver devono sostenere si intensifichi nei momenti più delicati, quali la diagnosi della malattia, l’organizzazione dell’assistenza domiciliare o la gestione della quotidianità familiare e lavorativa. In tali fasi, secondo l’Ordine degli Psicologi, sarebbe necessario garantire un accompagnamento professionale capace di fornire strumenti adeguati per affrontare lo stress, ridurre i conflitti e prevenire crolli emotivi.

L’appello dell’Ordine punta a un potenziamento dell’assistenza territoriale di prossimità, includendo gruppi di sostegno, percorsi strutturati di aiuto e un monitoraggio costante dei segnali di affaticamento psicologico. Gulino insiste inoltre sull’importanza della formazione: sia gli operatori sanitari sia i familiari coinvolti nell’assistenza dovrebbero essere preparati a comunicare in modo efficace e a riconoscere precocemente i sintomi del burnout.

La presidente conclude affermando che sostenere i caregiver rappresenta non un gesto di solidarietà, ma un investimento strategico per la qualità complessiva della cura in una società caratterizzata da un progressivo invecchiamento della popolazione. Secondo l’Ordine, è il momento di elevare questa tematica tra le priorità della Regione Toscana.

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