Biomasse. Tutti i dubbi di Italia Nostra © n.c.
Tutti gli interrogativi posti dall'associazione. Tutti i temi toccati relativi alle autorizzazioni e all'approvvigionamento e alla questione se le ditte, locali, potranno 'attingere' a bacini fuori dalla nostra zona:
Abbiamo tardato fino ad oggi a pubblicare il comunicato stampa sull’incontro svoltosi il 30 novembre u.s. presso il SUAP sull’impianto di pellet perché aspettavamo di ricevere dall’Unione il verbale ufficiale da allegare al comunicato: ad oggi non è ancora pervenuto e apprendiamo invece dalla stampa locale dell’esito favorevole della Conferenza dei servizi del 10 Dicembre . Provvediamo dunque a pubblicare intanto il comunicato stampa e facciamo richiesta immediata al SUAP di tutta la documentazione relativa al secondo incontro della C.d.S.. Su questo seguirà ulteriore comunicato stampa. Italia Nostra aveva chiesto di assistere alla Conferenza dei Servizi indetta il 14 settembre sulla richiesta di permesso a costruire della Ditta Mugello Biocombustibili per l’ impianto di produzione di pellet da collegarsi alla centrale a bio massa a Petrona. Il SUAP dell’Unione Montana aveva negato tale possibilità all’Associazione che ha quindi chiesto successivamente di incontrare – come previsto dalla normativa – le Amministrazioni coinvolte nella Conferenza dei Sevizi. L’incontro si è svolto il 30 novembre presso il SUAP: erano presenti per Italia Nostra Alessandra Alleva, il comune di Scarperia e San Piero con l’Arch. Albisani e i rappresentanti dell’azienda Mugello Biocombustibili. Tre importanti interlocutori come ASL, ARPAT e Città Metropolitana erano assenti, vanificando così in buona parte il processo partecipativo e di chiarimento. E’ previsto dalla normativa che il richiedente l’incontro avanzi una proposta d’intesa: Italia Nostra - Associazione di protezione ambientale abilitata a stare in giudizio – ha esplicitamente richiesto a tutti i componenti che venisse riconosciuta la natura di complesso industriale unitario dei due stabilimenti ( la centrale termoelettrica e l’impianto di pellet) e conseguentemente valutato l’impatto ambientale dell’intero impianto in cogenerazione, iniziando dalla procedura di screening. L’Azienda ha dichiarato di considerare i due impianti assolutamente autonomi e ha quindi rifiutato la proposta di assoggettare anche solo l’impianto di pellet alla valutazione d’impatto ambientale. Così anche il Comune di Scarperia e San Piero che ritiene sufficiente, la proposta accettata dall’azienda, di monitorare lo stato della qualità dell'aria un anno prima dell'entrata in funzione della centrale e quindi con i lavori in corso . Tale posizione pone le premesse per una futura azione legale (ricorso al TAR) di Italia Nostra: infatti per l’associazione l’impianto della Centrale, autorizzata senza cogenerazione, per effetto delle modifiche apportate dal collegamento strutturale con l’impianto di pellet viene a ricadere nella tipologia di “ impianti termici per la produzione di energia elettrica, vapore ed acqua calda…”, che deve essere sottoposto - indipendentemente dalla dimensione - alla valutazione di impatto ambientale in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale n. 93/2013,ripresa poi nelle 3 sentenze del Consiglio di Stato del settembre2014. Come pure tutto da verificare, anche limitandosi al solo impianto di pellet il rispetto della Direttiva ARIA 2008/50CEE e s.m.i. vista l’elevata polverosità prodotta , le emissioni dei macchinari e del traffico indotto, esterno e interno e la localizzazione in zona soggetta a inversione termica. In particolare bisogna tenere presenti le conclusioni presentate nel giugno di quest’anno dallo Studio pubblico VIIAS ( valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute in Italia) che ha fornito per la prima volta in Italia le valutazioni quantitative dell’impatto sulla salute dei principali inquinanti dell’aria, indicando nell’incremento della combustione delle biomasse (principalmente legna e pellet) la responsabilità al 50% del peggioramento della qualità dell’aria e per l’altro 50% al settore trasporti e all’interno di questo, per il 91% ai veicoli diesel. Molti i chiarimenti richiesti da Italia Nostra durante l’incontro: a tal proposito si allegano al presente comunicato le richieste dell’Associazione e, appena sarà disponibile, si renderà noto il verbale ufficiale della riunione. Di grande rilievo la questione dell’approvvigionamento, visto che gli elementi integrativi forniti dall’Azienda alla C.d.S sull’approvvigionamento entro i 70KM ( tranne in un caso non sono indicati i prezzi), non eliminano i dubbi sulla sostenibilità nel tempo del complesso industriale. Da qui la nostra ulteriore proposta d’intesa all’Azienda per una verifica da parte di un organismo indipendente quale Ibionet, respinta, e riformulata con la proposta di presentazione alla C.D.S. almeno dei contratti di fornitura completi di prezzi, parzialmente accolta. L’elemento prezzo è infatti centrale per la verifica dell’effettiva disponibilità di biomasse legnose , variando molto le quantità reperibili a secondo del prezzo offerto, visto che in zona c’è una domanda di legna da ardere a prezzi sostenuti. Preoccupante l’affermazione dell’Azienda secondo cui anche se gli operatori saranno del territorio, i lotti “potranno però essere esterni”. In particolare oggi, con i dubbi sulla affidabilità del sistema bancario, qualora per impiantare il complesso si rendesse necessario un finanziamento bancario, bisogna vigilare perché ci siano in partenza tutte le condizioni di plausibilità, sostenibilità economica sanitaria e ambientale verificate prima di cominciare a costruire, che escludano finanziamenti avventati. Purtroppo non mancano i casi a livello nazionale proprio nel campo delle energie rinnovabili, a causa del regime di incentivi , e a livello locale ricordiamo l’esempio negativo della centrale termoelettrica a biomasse dell’Alto Mugello.A seguire la richiesta che era stata inoltrata da Italia Nostra:
Oggetto: richiesta riunione ai sensi art.9 DPR 7 settembre 2010 n.160 con specificazione chiarimenti invocati e proposta d’intesa.In riferimento alla richiesta della scrivente Associazione del 5.11.2015 prot. 15057 inerente la convocazione da parte della S.V. di una riunione ai sensi art.9 DPR 7 settembre 2010 e facendo seguito al V/s invito a specificare i chiarimenti invocati al fine di preindividuare le Amministrazioni competenti, si elencano i seguenti punti, indicando a fianco di ciascuno da quale Amministrazione riteniamo possano venire i chiarimenti:
chiarimenti sulla autonomia energetica e autosufficienza economica dell’impianto a pellet e sulla asserita cogeneratività della centrale termoelettrica già autorizzata dalla Provincia di Firenze con Atto Dirigenziale n.2410 del 23.06.2014 (Città Metropolitana, ARPAT);
chiarimenti sul cambiamento della tipologia di biomasse da impiegarsi per l’alimentazione della centrale termoelettrica indotto dalle necessità produttive dell’impianto di pellet che si viene a collegare e ricadute su pulizia dei boschi già prevista (Città Metropolitana, Unione Montana Comuni del Mugello);
chiarimenti sull’impatto derivante dall’aumento quantitativo delle biomasse di quasi 5 volte rispetto a quello previsto nell’autorizzazione per la centrale, sulla viabilità, sulle emissioni atmosferiche e acustiche e sull’ambiente forestale (Città Metropolitana, Unione Montana Comuni del Mugello, ARPAT) ;
chiarimenti su effettività, composizione e caratteristiche dell’accordo di filiera stipulato dalla Ditta Proponente e mantenimento filiera corta per l’intera quantità di biomasse da utilizzare (Città Metropolitana, Unione Montana Comuni del Mugello);
chiarimenti sulle interazioni e sommatorie degli impatti ambientali in termini di emissioni atmosferiche, polverosità, emissioni acustiche e odorigene, traffico veicolare esterno e interno allo stabilimento, dell’impianto di pellet con la già autorizzata centrale termoelettrica nonché sull’aumento dei rischi di incidenti per effetti combinati ( ARPAT, ASL);
chiarimenti sul rispetto della Direttiva ARIA 2008/50/CEE (per la cui violazione l’Italia è già stata condannata), a seguito dell’entrata in funzione del complesso industriale centrale termoelettrica-impianto pellet anche in relazione alla localizzazione in zona soggetta a fenomeno inversione termica, servita da gas metano e al fatto che non è previsto teleriscaldamento per zona circostante (ARPAT, ASL) ;
chiarimenti sull’esito della proposta del Sindaco del Comune di Scarperia in Conferenza dei Servizi, verbalizzata come irrituale, di valutazione stato attuale della qualità dell’aria 1 anno prima dell’entrata in funzione della centrale, e conseguenze in caso di esito negativo della valutazione sull’investimento già realizzato o in via di realizzazione come da obblighi temporali del permesso a costruire (Comune di Scarperia e San Piero, Unione dei Comuni, ARPAT, ASL);
chiarimenti sulla effettiva disponibilità dell’area intesa non solo in termini di titolo di proprietà ma anche di idoneità, non essendo ancora realizzata la messa in sicurezza idraulica e il collaudo (Città Metropolitana e Comune Scarperia e San Piero);
chiarimenti sulla mancata previsione della presenza del Comune di Borgo S.L. in Conferenza dei Servizi per il pellet, in qualità di Comune sul cui territorio insistono i ricettori acustici R2 R4 e R1 rispettivamente in classi acustiche V,V, e III del P.C.C.A. del Comune stesso, e più in generale in qualità di Comune limitrofo sul cui territorio e popolazione ricadono gli impatti ambientali e sulla viabilità (SUAP Unione dei Comuni, ARPAT) ;
esame della proposta di intesa che avanziamo come Associazione di protezione ambientale abilititata a stare in giudizio, perché venga riconosciuta la natura di complesso industriale unitario dei due stabilimenti centrale termoelettrica e impianto pellet e conseguentemente valutato l’impatto ambientale dell’intero impianto in cogenerazione, iniziando dalla procedura di screening (tutti gli Enti competenti)
Esplicitando maggiormente quanto schematicamente sopra esposto, si precisa che i 9 punti di chiarimento sono stati formulati senza poter prendere visione delle integrazioni fornite dalla Ditta Proponente secondo le richieste degli Enti competenti in Conferenza dei Servizi del 14 settembre, in quanto la scrivente Associazione è ancora in attesa di ricevere tale documentazione. Nella formulazione si è tenuto conto invece dei pareri espressi dagli Enti competenti in Conferenza dei servizi, nei quali la scrivente Associazione ritiene di aver trovato conferma di quanto già espresso nelle proprie Osservazioni presentate alla C.d.S. circa la configurazione non autonoma dell’impianto di pellet che chiede di essere autorizzato, ma organicamente collegato alla centrale termoelettrica già autorizzata, pur non essendo in cogenerazione.
Quanto alla proposta di intesa di cui al punto 10) si specifica che la scrivente Associazione auspica di incontrare congiuntamente nella riunione richiesta i sopracitati Enti competenti in quanto intende instaurare con essi un dialogo che, in base ai chiarimenti acquisiti, giunga a formulare (come previsto dall’art.11 della Legge 241/90 richiamata dall’art. 9 del DPR. 7 settembre 2010 n.160) un’ intesa in materia di valutazione d’impatto ambientale dell’intero complesso, cominciando dalle procedure di screening, idonea a prevenire azioni legali in potere della scrivente Associazione. Si evidenzia in proposito che la “ ratio”della disposizioni Nazionali e Comunitarie in materia di partecipazione dei cittadini e delle Associazioni portatrici di pubblici interessi nelle decisioni che incidono sull’ambiente, è di prevenire i conflitti, risolvendo a monte le eventuali criticità individuate nella fase progettuale, onde evitare successivi rallentamenti o blocchi delle decisioni, a causa dell’instaurarsi di ricorsi legali e/o altre forme organizzate o spontanee di conflittualità sociale. In questo senso le disposizioni in materia di partecipazione, compresa la possibilità di concludere intese, sono da inquadrare come norme tese alla semplificazione e snellimento per l’attuazione di progetti con valenza ambientale.
Cogliamo l’occasione per ricordare che tutte le comunicazioni in merito alla centrale a biomassa di Petrona e all’impianto di produzione pellet della Mugello Biocombustibili debbono essere inviate a Ballabio Piera ([email protected], cell 3383328714), nostra referente territoriale e delegata dal sottoscritto a seguire tale situazione.
Cordiali saluti.
Prof. Leonardo Rombai Presidente Sez. di Firenze


