mamma che lavora 06-10-2025 okmugello.it © N. cc
Il nuovo Bonus Mamma 2025 promette un sostegno economico maggiore per le lavoratrici con figli: ecco chi potrà beneficiarne e come richiederlo.
C'è una buona notizia per tante donne che ogni giorno si dividono tra lavoro, casa e figli: il Bonus Mamma sarà potenziato nel 2025.
Non si tratta solo di un piccolo aiuto economico, ma di un riconoscimento concreto del ruolo delle madri nel mondo del lavoro e nella società. Il nuovo Documento programmatico di finanza pubblicato lo ha confermato: il contributo mensile salirà e sarà esteso a un numero maggiore di beneficiarie.
Per tante mamme, significa un po' di respiro in più a fine mese. Un aiuto che, per quanto modesto, rappresenta un segnale importante di attenzione da parte dello Stato verso chi ogni giorno affronta la doppia sfida di lavorare e crescere una famiglia.
Chi avrà diritto al Bonus Mamma potenziato
Secondo le notizie nel 2025 sarà confermata e rafforzata l'integrazione di reddito di 40 euro mensili destinata alle lavoratrici madri.
Ma la novità più importante è che gli importi e la platea dei beneficiari saranno ampliati includendo anche categorie che in passato erano rimaste escluse.
Il bonus è rivolto a:
- Lavoratrici con due figli, con reddito annuo fino a 40.000 euro , titolari di contratto a tempo determinato, indeterminato, autonome o libere professioniste , fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo .
- Lavoratrici con tre o più figli, nelle stesse condizioni contrattuali, ma con diritto al bonus fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
In pratica, la misura abbraccia una fascia ampia di donne lavoratrici, dal settore pubblico al privato, fino alle partite IVA. Un passo avanti importante, soprattutto per le libere professioniste che finora avevano accesso limitato a questo tipo di aiuti.

Il contributo base resta fissato a 40 euro per ogni mese lavorato, ma il governo ha annunciato un incremento progressivo nel corso del 2025, con l'obiettivo di aumentare l'importo netto in busta paga per tutte le mamme lavoratrici. L'obiettivo è duplice: sostenere la natalità e favorire l'occupazione femminile, due temi che da tempo rappresentano un punto critico per l'economia italiana.
Il bonus non è legato a un rimborso una tantum, ma viene riconosciuto direttamente in busta paga o come credito d'imposta per le autonome. Un sistema semplice che permette di ricevere subito il beneficio, senza attese o burocrazie complicate.
La procedura resta affidata all'INPS, che gestirà le richieste attraverso il proprio portale ufficiale. Le domande dovranno essere presentate telematicamente, accedendo con SPID, CIE o CNS e allegando la documentazione che attesta il rapporto di lavoro e la composizione familiare. Per chi aveva già presentato domanda nel 2024, sarà sufficiente rinnovare la richiesta o aggiornare i dati, senza dover ripartire da zero.
Il potenziamento del Bonus Mamma non cambierà la vita da un giorno all'altro, ma rappresenta un segnale di fiducia verso le donne che ogni giorno fanno i salti mortali per conciliare tutto. Un piccolo passo che, sommato ad altri, può davvero fare la differenza.


