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Con Vasco Rossi e De Andrè. Le canzoni di Roberto Ferri...

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Con Vasco Rossi e De Andrè. Le canzoni di Roberto Ferri... Con Vasco Rossi e De Andrè. Le canzoni di Roberto Ferri...
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Roberto Ferri nasce artisticamente quando entra a far parte della scuderia di Mina, la PDU, per la quale incide quattro 45 giri. Scrive canzoni per altri artisti tra cui Dori Ghezzi, Iva Zanicchi, Giorgia, Toto Cutugno, Cristiano De André. Nel 1983 vince come autore il festival di Sanremo con “Sarà quel che sarà” cantata da Tiziana Rivale. Da allora, quasi ogni anno, una sua canzone partecipa al festival per l’interpretazione di Dori Ghezzi, Giorgia Fiorio, New Trolls.

Una profonda amicizia lo lega a Fabrizio De André con cui collabora (“Faccia di cane”, “Bella più di me”…) e al quale chiede utili consigli. Nel 1997 con e “Dimmi che non vuoi morire”, scritta insieme a Vasco Rossi e Gaetano Curreri e portata al successo da Patty Pravo, balza in hit parade ottenendo un buon successo di pubblico e di vendita.

Sarah Brightman canta “Piano”, la traduzione italiana realizzata da Ferri della canzone “Memory”, tratta dal musical “Cats” di Andrew Lloyd Webber. Nell’estate del 2000 partecipa con lo spettacolo “Il violino e la selce” al festival di Fano per la direzione artistica di Franco Battiato. Nella stessa estate si esibisce, come supporter, in “Banda orchestrale” lo spettacolo che Franco Battiato porta in giro per l’Italia e che avrà un seguito nella stagione successiva. Partecipa al festival “Incontri internazionali della musica” di Salerno, dove apre il concerto di Juliette Gréco.

A Genova, al memorial dedicato a Fabrizio De André, è invitato a dare il proprio contributo accanto a quello dei maggiori cantautori italiani (Celentano, Rossi, Battiato, Ligabue, Mannoia, Jovanotti, Vanoni) e presenta “La romance de Marinelle”, versione francese de “La canzone di Marinella” che traduce e canta. Ha prodotto il cd “Ti amo anche se non so chi sei” (Centosuoni/Edel) con Marinella Ferri e la supervisione artistica di Franco Battiato, con lo scopo di diffondere attraverso la musica la cultura della donazione di organi.
 
Più recentemente è uscito, con le stesse finalità, “Tutta colpa dell’Amore” (Centosuoni / Emons – Audio-libro).
 
Adesso ha scritto “Una Vita per una Vita” – Mr.Goodliver – Ci vuole fegato, “dedicato agli eroi, a quelli che, eroicamente morendo, hanno consentito ad altri eroi di vivere, e a quegli eroi che proteggono e tutelano questa sopravvivenza”.
 
Una vita per una vita – Mr. Goodliver – Ci vuole fegato di Roberto Ferri
Distributori: Amazon Kindle  ; iBookstore ; Sony ; Barnes&Noble; Kobo ; Baker & Taylor; Gardner's ; eBookPie. Link per scaricare gratuitamente Sony Reader:
 
1)  "Una Vita per una Vita" - Mr.Goodliver - Ci vuole fegato …

“Questo libro è dedicato agli eroi, a quelli che, eroicamente morendo, hanno consentito ad altri eroi di vivere, e a quegli eroi che proteggono e tutelano questa sopravvivenza . Le mie esternazioni non hanno alcun scopo sensazionalistico, di eccezionalità o altro, che non appartenga alla normale vita di un comune essere umano, anche se comunque quanto viene raccontato, non è che succeda con una frequenza tale da passare inosservato. Mi andava di raccontarlo come sfogo personale e perché ognuno ne faccia l’uso che crede, se ci crede.  Penso che nessuno abbia niente in contrario se dedico queste umili parole ai miei genitori che mi hanno dato la vita permettendomi di arrivare, per ora, fino a questa età. Come pure penso che non ci sia nulla da eccepire se una bellissima anima, giunta inaspettata alla mia età, mi dia la possibilità, attraverso attenzioni per il Suo fegato, di rinascere una seconda volta, permettendomi di vivere una seconda vita, come uscito da un’incubatrice, per merito di un chirurgo dalle mani d’oro.

Mi rendo conto di avere ora una doppia responsabilità: una è quella di continuare a condurre la mia esistenza alla luce di un’esperienza edificante e sconcertante, e l'altra è quella che, attraverso il gesto d'amore di uno sconosciuto, mi comunica indirettamente l’amore per la vita del mio donatore, dandomi in custodia una parte del Suo corpo raccomandandomi di averne cura, perché, se quest'ultimo avesse potuto, avrebbe continuato a vivere volentieri dedicandosi ancora egli stesso all’amore e all’interesse per questa parte tanto importante per la propria esistenza.”

2) E poi …..
“Non voglio sapere chi tu fossi per poterti dire che per me sei essenziale, che avrò rispetto, cura e amore per quello che mi hai incaricato di fare. Attraverso te mi sono sentito assistito, curato, sostenuto dal vertice medico fino alla base infermieristica delle strutture ospedaliere che si sono prese cura di me. Non ho più sentito così il complesso dell’orfano di madre cardiopatica e da un atteggiamento abbandonico di rabbia e vergogna sono passato improvvisamente ad un comportamento di coraggio. Il coraggio di ammettere i miei grandi limiti ed emettere un fortissimo grido di richiesta di aiuto, che prontamente è stato raccolto e accolto... e non vergognarmi per questo.”
 
Roberto Ferri, www.robertoferri.it

3) Un passo indietro: Perché hai scelto il lavoro/mestiere che fai o che hai svolto in passato?
Perché mi piace”

4) Qual è l’aggettivo che meglio definisce la tua attività?
“Divertente”

5) Quale è stato il primo libro che hai letto?
“Tre uomini in barca, di Jerome K. Jerome, edito nel 1889”

6) Quale libro ti ha lasciato un ricordo speciale?
“I cani della peste (The plague dogs) di Richard Adams. Traduzione di Pier Francesco Paolini. Pubblicato nel 1977”

7) La ricerca scientifica in Italia?
“Purtroppo, pochi fondi per ricercatori demotivati ma talentuosi”

8) Quanto, dal tuo punto di vista, la ricerca scientifica è importante e fino a che punto “deve” arrivare?
“La ricerca al primo posto, non ha confini, ma deve porsi problemi morali nella scelta dei metodi,avendo rispetto delle altre forme di vita “

9) A quale altra domanda avresti voluto rispondere che non ti ho fatto? E perché ?
”Per chi voto, perché oggi é fondamentale votare e votare per chi non altera la realtà ... e rispetta la sostenibilità”

 

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