Aumento per la Naspi in arrivo - www.okmugello.it © N. c.
Il Governo si pone sempre dalla parte delle famiglie e, proprio per loro, mette in campo delle agevolazioni che possono essere richieste se si hanno dei determinati requisiti.
Uno degli ultimi che è stato messo in campo è per tutte quelle famiglie che hanno al loro interno qualcuno che sta ricevendo o percependo la NASPI. Qual è il suo obiettivo? Cerchiamo di capirlo insieme.
Nell’ambito di quelli che sono gli aiuti e i finanziamenti proprio alle famiglie, questo qui di cui stiamo per parlarvi vedrà una novità in questo mese di settembre. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Naspi: arriva una buona notizia
Quando si pensa ai vari bonus che vengono elargiti dallo Stato alle famiglie per dare loro una mano nella sussistenza ed affrontare insieme le varie spese, subito entra in gioco il meccanismo dell’aiuto economico, specialmente a coloro che, come famiglie, non riescono ad arrivare alla fine del mese.
Anche in questo mese di settembre nuovi bonus sono in arrivo per le famiglie e alcuni di questi serviranno davvero alle famiglie per riuscire ad arrotondare ed arrivare alla fine del mese, riuscendo così a coprire tutte le esigenze. Ovviamente, per ciascuno di questi bonus bisognerà fare una domanda apposita. Vediamo di cosa si tratta.
Sono davvero in tanti, purtroppo, che ancora ricevono la Naspi, il supporto economico per tutti quei lavoratori che, improvvisamente, si sono ritrovati senza lavoro e non sanno come andare avanti. L’accesso e il calcolo per l’assegno, però, dipende da diversi fattori e le regole, negli ultimi mesi, sono variate.
Ecco chi riceverà l’aumento
Anche per questo mese di settembre, l’assegno arriverà il giorno 15 (come tutti gli altri mesi) ma con l’aumento dello 0,8% sull’importo e il massimale mensile, passato a 1.562,82 euro invece di 1.550,42 euro dell’anno scorso. La Naspi è erogata dall’INPS per tutti i lavoratori subordinati ma anche gli apprendisti, i lavoratori a tempo determinato del settore pubblico, i dipendenti licenziati.

Per potervi accedere, un lavoratore deve aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione anche se esse non sono state continuative. La domanda che tutti si pongono (e da qui, anche il concetto se si possa ricevere o meno l’aumento) è: come si calcola la cifra dell’indennità? L’assegno è pari al 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni.
Inoltre, ha una durata massima di 24 mesi, calcolata sulla meta delle settimane lavoratore negli ultimi 4 anni. Per tutte le informazioni, anche relative all’aumento, vai sul sito dell’INPS o rivolgiti ad un Caf.


