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Dario Nuti, il Pastry-chef mugellano e le nuove frontiere del dessert

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Dario Nuti, il Pastry-chef mugellano e le nuove frontiere del dessert Dario Nuti, il Pastry-chef mugellano e le nuove frontiere del dessert © n.c.
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Il Mugello è una terra fertile di talenti, artistici e imprenditoriali; su questo giornale abbiamo spesso raccontato storie di mugellani che si sono fatti valere nel mondo per vari motivi. Oggi vogliamo parlare di Dario Nuti, classe 1979, un talentuoso giovane chef di San Piero a Sieve, precisamente località Taiuti, selezionato da Gambero Rosso fra i migliori pastry chef d’Italia, da Agrodolce per il suo Panettone salato con cuore di carbonara, e fra i 10 migliori pasticceri dell’anno per il Premio Callebaut. Dario si è appassionato alla cucina fin da piccolo, nell’orto e nella cucina di casa, dove “pasticciava” con i genitori e la nonna. Dopo aver concluso i suoi studi all’Istituto alberghiero Buontalenti (FI) e varie esperienze in diverse cucine e pasticcerie, approda molto giovane alla sezione Cucina dell’Hotel 5 stelle Le maschere a Barberino di Mugello. Nel 2008 entra al Four Season come sous-chef di cucina, e qui, quasi per caso, è assegnato in pasticceria, dove grazie all’affiancamento al grande Pastry-chef Romain Renard affina le sue conoscenze di pasticceria ed impara i segreti delle lavorazioni dei dolci francesi. Resterà come Assistant Pastry-chef con Domenico di Clemente per altri 3 anni al Four Season, prima di approdare al fianco di Francesco Apreda all’Hotel Hassler a Roma. Ma il nostro Dario non si accontenta, e conclusa anche questa esperienza accetta con piacere il ruolo di Executive Pastry Chef del Rome Cavalieri, che comprende il ristorante L’Uliveto, il Tiepolo Terrace, il Pool Bar, il Room Service ed i grandi eventi che si svolgono nell’hotel. Di lui hanno scritto i più importanti periodici di cucina, fra cui Chef Maitre, Gambero rossoIdentità Golose.

Per Dario Nuti la pasticceria deve essere in grado di generare una sensazione di benessere che conduce all’euforia, “un dolce non serve a sfamarti, arriva a fine pasto ed è pura gratificazione, un vero e proprio peccato di gola, che raggiunge il suo scopo più elevato quando è in grado di regalare un ricordo» ha dichiarato a Chefmaitre. Le sue creazioni originali, grazie alle quali ha meritato gli onori della cronaca e la fama raggiunta, sono tantissime. Ricordiamo qui la sua versione personalissima del Mont blanc, con la nuvola ispirata all’architettura di Fuxas, Amalfi, un dessert a forma di limone che affascina per la sua eleganza, Melissa, con crumble all’olio d’oliva citronato, cacao e the, il Mozzarella di bufala, grattachecca di frutta rossa e balsamico o il Ricordo di uovo allo zabaione, granita di orzata e crumble al caffè. Insomma, a Dario Nuti tanti complimenti dalla Redazione e da questo territorio che lo ha visto muovere i primi passi in cucina!

 

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