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Don Mazzi. Era di Borgo il prete (ribelle) delle Piagge scomparso pochi giorni fa..

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Don Mazzi. Era di Borgo il prete (ribelle) delle Piagge scomparso pochi giorni fa.. Don Mazzi. Era di Borgo il prete (ribelle) delle Piagge scomparso pochi giorni fa.. © n.c.
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La scomparsa la settimana scorsa di don Enzo Mazzi (1927-2011),  prete all’Isolotto a Firenze, è stato il proscenio di tantissimi articoli, resoconti e servizi su tutti i quotidiani e settimanali, altrettanti servizi giornalistici in rete delle diverse emittenti televisive, non solo fiorentine ma di tutta la Toscana, nel ricordo di in prete scomodo, che se da una parte si era accattivato la simpatia dei suoi parrocchiani all’Isolotto, era però inviso dalla Curia arcivescovile di Firenze e naturalmente  a tanti fedeli e confratelli che non la pensavano assolutamente come lui; come del resto accadde con don Lorenzo Milani.

Non siamo qui a trarre conclusioni, anche perché ci sono  stati giornali e scrittori ad alto livello intellettuale e culturale,  che hanno dissertito a lungo e i lettori  non possono certamente seguire gli scritti di tapini locali, e registrare anche posizioni non condivisibili di tutto quello che ha fatto don Enzo Mazzi, durante il suo apostolato, ovviamente con tutto il rispetto dovuto. Lo scrivente di queste note è quì solamente per ricordare, poiché nessuno lo ha scritto e citato, che don Enzo Mazzi, è nato a Borgo San Lorenzo il 28 marzo 1927.

 

La sua famiglia era una delle più conosciute e stimate del paese mugellani; il padre Giovanni Mazzi era una solerte e severissima Guardia Municipale (con una guardia come il Mazzi i giardini municipali non sarebbero ridotti come si notano attualmente e i “vecchi” borghigiani se lo ricordano bene!!) oltre a meticoloso “scrivano“ della Confraternita di Misericordia e con la mamma Carolina Tendi e i fratelli Alfonso e Adriana, la famiglia abitava in via Carlo Alberto, il tratto di strada che dalla Misericordia andava in via Bandini, dove ancora non era stato costruito il palazzo municipale.

La vocazione, l’ordinazione sacerdotale e quindi la sua lunga esistenza in quel dell’Isolotto con la sua chiesa popolare in perenne discordia con il Vescovo fiorentino. Come ha scritto il Cardinale mugellano Monsignor Silvano Piovanelli, che don Mazzi lo conosceva bene, “nessuno deve giudicare”. Arrivederci don Mazzi, borghigiano.
(A.G.)

Foto: Don Enzo Mazzi, (Foto tratta dal quotidiano  La Nazione)

 

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