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Ganna Giglio d’Oro 2023. Nel mirino la Sanremo Roubaix e le Olimpiadi

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Nonostante l'assenza per motivi di salute, dopo più di tre decenni, abbiamo seguito la cerimonia di premiazione del “Giglio d’Oro”. Questo prestigioso evento sportivo si è tenuto a Pontenuovo di Calenzano, presso il rinomato ristorante “Carmagnini del ‘500”, gestito dall'amico Saverio Carmagnini. Grazie alla stretta collaborazione e all'amicizia con Antonio Mannori, scrittore e giornalista, pilastro del ciclismo Toscano e Italiano, siamo in grado di offrire una dettagliata recensione di questa manifestazione, un appuntamento fisso su OK!Mugello da oltre un decennio. (Aldo Giovannini)

“Pontenuovo di Calenzano venerdì 17 novembre 2023.  Il Giglio D’Oro che ha festeggiato i 50 anni, ha premiato Filippo Ganna (lo aveva già vinto nel 2020), il premio più importante in Italia, quale miglior atleta della stagione, organizzato da Lorenzo e Saverio Carmagnini, con il patrocinio della Regione Toscana, Città Metropolitana, Comune di Calenzano e Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’USSI. Un’edizione speciale in quanto il premio nato nel 1974, ha festeggiato i 50 anni con la presenza di campioni che hanno fatto la storia del ciclismo italiano e non solo come Francesco Moser (9 le edizioni del Giglio D’Oro vinte dal trentino), Giuseppe Saronni, Claudio Chiappucci, il fiorentino Francesco Casagrande, Giovanni Visconti.

Filippo Ganna costretto a disertare l’invito all’ultimo momento per ragioni familiari, è stato uno dei suoi allenatori, Dario David Cioni, a ritirare il premio ed illustrare i programmi futuri e le ambizioni di “Super Pippo”. Il debutto nel 2024 in Australia, quindi la Milano-Sanremo come primo traguardo da centrare dopo il 2° posto di quest’anno. Nel mirino anche la Parigi-Roubaix (sesto nel 2023) quindi il pensiero alle Olimpiadi di Parigi ai primi di agosto.

Per lui - dice Cioni - niente gara in linea siamo d’accordo con il ct Bennati, ma solo la cronometro, e quindi la pista con il quartetto dell’inseguimento. Filippo ha dimostrato quest’anno una costanza di rendimento incredibile e questo è uno dei suoi punti di forza”.

Gli altri riconoscimenti durante la festosa cerimonia, al Campione Italiano tosco-emiliano Simone Velasco, alla rivelazione Filippo Magli (Premio Gastone Nencini), a Jury Chechi nel ricordo di Alfredo Martini. A Claudio Chiappucci invece il premio internazionale Franco Ballerini; al collega Pier Bergonzi quello nel ricordo di Franco Calamai. Infine premi per i giovani Lorenzo Luci (Memorial Tommaso Cavorso) e per lo juniores Edoardo Cipollini.

Tra i presenti alla splendida cerimonia da Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano, il ct azzurro Daniele Bennati, il presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni, il governatore della Toscana Eugenio Giani. Prima della cerimonia di consegna dei premi, il sindaco di Firenze Dario Nardella (presente anche l’assessore Cosimo Guccione) ha presentato il Trofeo della partenza del Tour de France da Firenze, sottolineando l’importanza dell’evento e ricordando un personaggio unico come Alfredo Martini e due campioni toscani, che hanno vinto il Tour, Gino Bartali e Gastone Nencini. Infine grande apprezzamento per la mostra temporanea allestita per ricordare il cinquantenario del premio, con foto, maglie e bici d’epoca. (Antonio Mannori). 

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